E se la morte fosse preziosa quanto la vita? Questa è la domanda che ci ha pervaso, ieri, dopo la visione di “Non farmi perdere tempo” interpretato da una strepitosa Lunetta Savino, scritto e diretto da Massimo Andrei, al Piccolo Eliseo.
La protagonista è Tina, una ventisettenne affetta dalla poco nota progeria dell’adulto, la sindrome di Werner, in poche parole, un invecchiamento precoce. La ragazza cerca spasmodicamente di dare vita ai giorni e non giorni alla vita, con una irrefrenabile comicità e ironia. Fa tesoro dei consigli ricevuti dal medico che la invitano a impiegare e sfruttare il suo tempo coltivando passioni, amori, rapporti familiari e professione. Accoglie la tragedia a testa alta, da sola, con tutte le sue forze, come solo le donne riescono a fare. E’ conscia che la morte, per lei, è dietro l’angolo, ma l’aspetta serena, con grande coraggio, e soprattutto, senza alcun rimpianto.
L’attrice racconta che l’autore si è ispirato ad una storia vera, la storia di una donna che fu invitata in tv da Maurizio Costanzo. La storia di una donna che ha accettato la sua malattia con grande intelligenza. L’autore poi nel testo lascia spazio a grandi riflessioni filosofiche quali il senso della vita, il tempo che passa, i desideri dell’uomo.
In scena dal 27 novembre all’8 dicembre al Piccolo Eliseo, con un biglietto di ingresso di 20€.
Firmato MC ROTA
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