"Non avevo ancora compiuto 9 anni, ma avevo gli occhi aperti: noi ebrei avevamo già vissuto le leggi razziali, l'esclusione dalle scuole, il rastrellamento del 16 ottobre". Ad agosto Giacomo Lientani compirà 79 anni. "Quel giorno lo ricordo bene - racconta nel salotto di casa a Trastevere, seduto accanto alla moglie Tina - ma per capirlo bisogna partire dal 25 luglio precedente, quando cadde il fascismo. A Porta Portese c'erano le casermette del battaglione M: doveva essere il baluardo del regime ma furono i primi a scappare. I gerarchi li vedemmo allontanarsi sulle 1100 Fiat lungo viale Trastevere, allora viale del Re. Pochi giorni prima era stata bombardata San Lorenzo: le fortezze volanti argentee sembravano pescetti nel cielo". Quel giugno del 1994 abitava presso un conventopensionato delle suore di Ravasco dietro Piazza di Spagna.
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