Questa notte, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno eseguito una lunga serie di controlli nelle attività commerciali della zona, con particolare attenzione a quelle gestite da cittadini stranieri, in particolare di nazionalità nigeriana, quali internet point, phone center e money transfer, anche per monitorare la comunità di africani che negli ultimi tempi hanno dato vita ad efferati scontri a colpi di machete e mazze ferrate tra gruppi contrapposti. E’, infatti, dello scorso mese di aprile l’operazione che ha portato all’arresto di 11 nigeriani responsabili dell’aggressione ai danni di un connazionale di 25 anni.
Proprio in uno dei phone center sottoposti alle verifiche, ubicato di via Achemenide, i militari hanno rintracciato e arrestato una pericolosa latitante nigeriana, alla macchia dal mese di aprile del 2009. La donna, 44enne, che deve scontare la pena di un anno e cinque mesi di reclusione per spaccio di droga, alla vista dei militari ha ostentato una calma olimpica, esibendo una carta di identità intestata ad una sua connazionale, confidando di farla nuovamente franca grazie alla forte somiglianza con la donna immortalata nella foto sul documento. I Carabinieri, però, non si sono lasciati ingannare e dopo aver scoperto il trucco hanno approfondito le verifiche sul suo conto: dall’interrogazione alla banca dati delle forze dell’ordine è emerso che la donna era gravata da un ordine di carcerazione. La latitanza della nigeriana, quindi, è terminata nel carcere romano di Rebibbia. I militari stanno, ora, tentando di verificare se la donna sia responsabile di episodi di spaccio nella zona negli ultimi giorni.
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