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Dilaga la polemica contro la trasmissione Rai Report (nella foto il conduttore S. Ranucci) tacciata di disinformazione dal Ministro Lorenzin e dalla Società di Virologia Italiana.
Lo scandalo sarebbe nato in seguito al servizio andato in onda Lunedì sera inerente al vaccino contro il Papilloma Virus (tumore al collo dell’utero), il primo vaccino contro il cancro che l’uomo sia riuscito a produrre. Il vaccino, secondo report, presenta numerose reazioni avverse.
Il programma si è servito di una review del Nordic Cochrane Center dell'anno scorso che accusava l'Agenzia europea del farmaco (Ema) di aver sottovalutato le reazioni avverse. Il conduttore, dopo numerose accuse, si difende affermando che fin dall’inizio del programma ha sottolineato l’importanza del vaccino, ma il cuore dell’inchiesta era principalmente il funzionamento della Farmaco-Vigilanza. Dice, continuando, che molti degli esperti intervenuti a fine puntata, anche tramite social, come Roberto Burioni, professore Ordinario Microbiologia e virologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Vita-Salute San Raffaele, sono stati contattati per intervenire ma non hanno mai risposto.
Anche la Rai porge le doverose scuse al mondo della medicina per un messaggio passato decisivamente sbagliato e apre un’istruttoria sull’inchiesta del programma.
Mentana ha detto la sua riguardo la questione scrivendo: “Permettetemi di dire ancora qualcosa sulla vicenda dei vaccini, che non piacerà agli amici di Report, ma è quel che penso, loro sono la punta di lancia del servizio pubblico, alcune loro inchieste hanno scosso le coscienze e scoperchiato scandalosi soprusi. Ma come i grandi campioni dello sport anche loro possono fare una giocata sconcertante, o perfino sbagliata“.
di MC ROTA
L’idea nasce da una piccola start-up britannica, costituita da tre studenti di desing, la Skipping Rocks Lab, che, per combattere l’inquinamento, ha ideato delle perle d’acqua che sostituirebbero le comuni bottiglie di plastica per l’acqua e per i succhi di frutta. Queste perle, biodegradabili (4-6 settimane proprio come una buccia di banana) e commestibili sono fatte di un polimero ricavato dalle alghe. La loro creazione avviene tramite un blocco di ghiaccio che, immerso in una soluzione di cloruro di alcio e alghe brune, forma una membrana intorno ad esso.
Il loro nome è Ooho, verranno masticate ed ingoiate proprio come si mandano giù l’acqua, i succhi di frutta e le bibite gassate. Il fine ultimo è quello di limitare l’inquinamento, andando ad utilizzare sempre meno le bottiglie di plastica che annualmente inquinano le nostre terre e i nostri mari provocando innumerevoli danni al nostro ecosistema. Infatti secondo una ricerca presentata dalla Ellen MacArthur Foundation, ogni anno finiscono in mare oltre 8 milioni di tonnellate di plastica, è come se un camion della spazzatura ogni minuto, per 365 giorni, riversasse nell’oceano il proprio contenuto.
Il materiale utilizzato è decisamente costoso, ci sono voluti due anni, infatti, di lavoro e di collaborazione con Climate-KIC, un acceleratore di imprese dell’Imperial College di Londra, per produrre il progetto. L’azienda ha già raccolto £ 500.000 in una campagna di crowdfunding e si si stima che entro il 2018 potrà essere sul mercato. Per il momento verranno utilizzate per maratone e festival musicali.
La start-up si sta facendo conoscere sempre di più e per chiunque voglia scoprire come in un futuro prossimo si berrà “mangiando” basta fare un giro sul loro sito: http://www.skippingrockslab.com/.
di MC ROTA
Dopo molteplici manifestazioni, i tassisti hanno la meglio: Uber è costretto ad un blocco del servizio entro 10 giorni.
E’ proprio così che la discussa app Uber Black, fornitrice di servizi automobilistici, attraverso berline nere a Roma e Milano viene fermata. La nona sezione del tribunale di Roma ha, infatti, attestato un gioco “sporco” da parte di Uber nei confronti delle associazioni dei tassisti italiani. Ricordiamo che già due anni fa i giudici avevano accolto la richiesta cautelare di alcuni tassisti, disponendo il blocco della app UberPo Black.
Il giudice, Alfredo Landi, chiarisce bene come è stata possibile questa concorrenza. Il servizio consiste nel diretto contatto tra cittadino e autista, ma al contrario delle tariffe prestabilite dei tassisti, quelle di Uber sono sicuramente più competitive. Ed è proprio questo il reato, a detta del giudice, infatti, l’azienda non rispetta le regole andando contro “coloro che esercitano il servizio di taxi o di noleggio con conducente". Oltre al blocco è stata ingiunta anche una penale di 10 mila euro per ogni giorno di ritardo dalla cessione del servizio.
Polemiche anche dal Codacons che ha ritenuto la decisione medievale, affermando che l’Italia retrocederà moltissimo senza questo servizio.
di MC ROTA
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