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L’inaugurazione arriva 150 anni dopo quella di Milano con una rivisitazione dello storico nome coniato da D’Annunzio perdendo l’articolo “La”.
Finalmente il progetto durato 11 anni e 1850 giorni di cantiere è giunto a termine diventando un capolavoro dello shopping e non solo. A regnare, oltre al lusso, è sicuramente l’arte. Primo tra tutti l’Acquedotto Vergine inaugurato da Augusto nel 19 secolo a.c. presente al piano meno uno, accompagnato da una domus del IV° secolo, mosaici e terme. Un grande atrio cavedrio che ricorda il Colosseo Quadrato dell’Eur e una terrazza che si affaccia sulla cupola Borrominiana di Sant’Andrea delle Fratte.
La struttura con i suoi 15000 metri quadrati di bellezza accoglie i più grandi brand mondiali. 7 piani di shopping, 16 scale mobili e 10 ascensori. Al piano meno uno sarà possibile acquistare oggettistica, design. Al pianterreno gioielleria, accessori moda donna e occhiali da sole. Primo piano profumeria e intimo donna. Secondo e terzo piano dedicati alle collezioni maschili. Quarto e quinto per le collezioni femminili. Sesto e settimo ristoranti, lounge bar, food market e terrazza con vista panoramica sul cupolone di S. Pietro. Fiore all’occhiello alcun alcun dubbio sono senza i ristoranti, ad occupare il top level sono infatti il giapponese brasiliano Temakinho, ViviBristot, Feudi di San Gregorio, e Mediterraneo dello chef Riccardo di Giacinto.
La realizzazione è costata 200 milioni di euro, 50 milioni di euro sono stati sborsati solo dalle griffe per realizzare i loro negozi all’interno. Tos Chirathivat (Ceo di central Group, società thailandese proprietaria della rinascente) si ritiene ben orgoglioso di aver investito questo denaro per creare un unicum grazie alle scoperte archeologiche all’interno e alla bravura degli architetti coinvolti nel progetto che hanno introdotto lo shopping nella tradizione architettonica, creando un connubio perfetto tra passato ancora da scoprire e un presente decisamente “glamour”.
di MC ROTA
Si chiama proprio così il cavo internet, lungo 4100 miglia (6.600km), che permette il passaggio di dati tra America ed Europa ad una velocità di 160 terabit al secondo.
A compiere quest’opera sono stati i due colossi del millennio Microsoft e Facebook, che così facendo, non dovranno più “noleggiare” la linea da una qualsiasi azienda di telecomunicazioni. Il cavo ha origine a Bilbao, in Spagna e termina sulla costa americana orientale di Virginia Beach, nello Stato della Virginia.
Infatti, a rendere possibile la costruzione è stato anche Telxius una società di telecomunicazioni controllata dalla spagnola Telefònica. Ancora i costi non sono stati comunicati, ma posare un cavo sottomarino oscilla dai 75 ai 380 milioni di euro, con una manutenzione di 7 milioni annui. I tempi impiegati sono record, solo 2 anni per un infrastruttura tecnologica costituito da 16 cavi di fibra ottica inseriti in un tubo di rame e protetti da una guaina impermeabile, in grado di raggiungere 11 mila piedi di profondità, e che è definito il più tecnologicamente avanzato di sempre. Lo scopo dei finanziatori è quello di aumentare la velocità di connessione tra Europa e USA, implementando il consumo di dati e la crescita dei servizi online e cloud.
di MC ROTA
Dal 1 novembre 2017 cambiano le regole per i voli sulla compagnia Ryanair. Non si potranno portare più due bagagli a mano, ma solo uno (55x40x20 cm, tipo zaini e piccole valigie). La compagnia arriva a questa decisione per diminuire i ritardi dei voli in seguito all’alto numero di bagagli che affollano le cappelliere. In questa calda estate, infatti, il 97% dei passeggeri ha portato il bagaglio sull’aereo irlandese.
Per sopperire a questo “disagio” verrà ridotto il costo dei bagagli imbarcati (da 35€ a 25€), che, però, tornerà nella norma nei periodi di maggiore affluenza, e aumentato il peso (da 15kg a 25kg). Unica eccezione per i clienti con imbarco prioritario (al costo di 5 euro al momento della prenotazione, 6 euro successivamente fino a un’ora prima della partenza), i quali potranno portare due bagagli in aereo.
Per questo cambiamento Ryanair dice che perderà 50 milioni di euro, ma guadagneranno i passeggeri in termini di tempo. L’immagine della compagnia si avvicina sempre di più ad una compagnia di bandiera. Michael O'Leary, amministratore delegato di Ryanair, lancia una proposta: “Ryanair presenterà un'offerta vincolante per l'acquisto di Alitalia entro la scadenza del 2 ottobre”, “ma solo sull'asset che riguarda il lungo raggio”. Le compagnie secondo la sua idea rimarrebbero separate, vuole far rinascere Alitalia e dice che, uno dei tanti problemi che hanno portato al tracollo la compagnia di bandiera italiana è stato focalizzarsi solo sulle rotte Roma-Milano.
di MC ROTA
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