Partiti i lavori di consolidamento e riqualificazione della parete tufacea che sostiene il Belvedere Caffarelli e via di Villa Caffarelli, sul versante del Colle Capitolino che si affaccia su via del Teatro di Marcello. Un tratto geologicamente fragile, la cui sottostante area verde si snoda intorno a importanti resti storici e archeologici, tra cui la “casa del luparo” (dove viveva il custode della lupa un tempo rinchiusa in gabbia alle pendici del Campidoglio, simbolo vivente dell’Urbe insieme all’aquila).
L’intervento, promosso da Roma Capitale (Assessorato alla Crescita Culturale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali), oltre a mettere in sicurezza l'area, renderà di nuovo fruibile il giardino che si estende lungo questo lato del colle, emblema di romanità, attraverso percorsi pedonali ridisegnati sul tracciato storico e accessibili anche ai disabili. Un sistema di rampe e vialetti, intervallati da nuove sedute, riporterà in auge questo lato del parco ideato negli anni ’30 del Novecento, caratterizzato da slarghi e terrazze panoramiche che si affacciano sul Teatro di Marcello. Tra le novità, la realizzazione di un nuovo sistema di illuminazione che evidenzierà elementi morfologici, archeologici e storico-artistici di questa parte dell’antico Mons Capitolinus.
Il progetto, redatto dai tecnici della Sovrintendenza Capitolina con il supporto alla progettazione di Zètema Progetto Cultura, ha ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza statale competente sulla tutela. L’intervento, finanziato da Roma Capitale per un costo complessivo di quasi un milione 129mila euro, viene realizzato, a seguito di gara con evidenza pubblica, dal raggruppamento di imprese Celletti Costruzioni Generali Srl – Holding Servizi e Partecipazioni Srl. La conclusione delle opere è prevista per la fine del 2020.
Tragedia a Roma dove un carabiniere è stato ucciso a coltellate. L’omicidio si è consumato a Prati. Per il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega non c’è stato nulla da fare, è deceduto dopo essere stato trasportato d’urgenza in ospedale.Secondo quanto si apprende il militare di 35 anni è deceduto, in servizio, questa notte, a Roma dopo essere stato accoltellato da un individuo, probabilmente un cittadino africano nel corso di un servizio per assicurare alla giustizia gli autori di un furto con tentativo di estorsione in via Pietro Cossa, a Prati.
Blindati gli accessi al monumento. Troppi visitatori e i vigili far rispettare alla lettera il regolamento che tutela le fontane storiche della capitale, evitando così tuffi e comportamenti ritenuti inappropriati. Rabbia e delusione tra i turisti
Fontana di Trevi, sabato pomeriggio di metà luglio, centinaia di visitatori si assiepano attorno alla vasca, altrettanti alle loro spalle attendono il loro turno per avvicinarsi a uno dei monumenti simboli di Roma. Ma arrivano gli agenti della Polizia Locale che con cortesia ma decisione cominciano ad allontanare i visitatori e a stendere il nastro giallo all’ingresso del monumento. I vigili hanno interrotto prima e contingentato poi l’accesso a Fontana di Trevi per poter far rispettare l’ordinanza che tutela le fontane storiche di Roma, impossibile da ottemperare visto l’assalto al monumento. Il regolamento, che dopo gli ultimi tuffi nelle fontane storiche avrebbero chiesto di far rispettare alla lettera, vieta di “sedersi, sdraiarsi o arrampicarsi per qualsiasi motivo, ovvero porre in essere qualsiasi altra condotta non compatibile con la loro naturale destinazione. Tutti i divieti interessano ogni parte della fontana monumentale comprese eventuali scale o scalinate”. Tanta delusione tra i turisti per una scelta che, senza dubbio, è destinata a far discutere. Negli scorsi anni, terminato il restauro firmato da Fendi, si era anche parlato di recintare l’area della Fontana regolando l’accesso con dei tornelli limitando l’accesso. L’ultimo tuffo nella fontana è dello scorso 5 luglio: protagonista un bimbo di 7 anni che, incoraggiato dai genitori si è lanciato nell’acqua di Fontana di Trevi.
Ieri sera sempre in zona Trastevere un'ennesimo episodio di violenza questa volta nei confronti di una ragazza, anche lei indossava una maglietta bordeaux - simbolo antifascista - che oramai deve essere percepito , da questi ragazzi, dai primi accetamenti della Digos graviterebbero negli ambienti di estrema destra, come il,classico fumo negli occhi.
Quattro persone sono state identificate alcune appartengono a Blocco Studentesco, organizzazione giovanile di Casapound .
Il mondo del cinema indipendente rende omaggio, a un anno esatto dalla scomparsa, al regista Tonino Zangardi e al suo Quando corre Nuvolari. Nella serata di oggi Il direttore artistico del Cinema Aquila Mimmo Calopresti accoglierà gli artisti che negli anni hanno lavorato con Zangardi, fra loro gli attori-autori Angelo Orlando e Nico Cirasola, gli interpreti Antonino Iuorio, Claudio Botosso e Luca Lionello, il produttore Gianluca Curti. Saranno inoltre presenti i fratelli di Tonino, Loredana e Marco (quest'ultimo interprete di molti film di Zangardi), assieme agli amici Carmine Amoroso, Francesco Calogero e Mia Arfuso, esponenti di pregio del cinema indipendente italiano.
Fino al 14 agosto l’Associazione Culturale Stalker propone un ciclo di esplorazioni urbane gratuite dal titolo A-Ghost City, alla scoperta di una Roma diversa e imprevedibile. Quattro camminate notturne attraverseranno altrettante aree vicino al centro cittadino ed esterne alla cinta muraria per scoprire quei luoghi “modificati” dal buio e dal silenzio. Le camminate saranno introdotte la sera prima dagli incontri della Scuola Serale di Urbanesimo Nomade e gli itinerari saranno accompagnati da performance, living monuments e lezioni tenute dall’associazione Stalker e dagli ospiti invitati, di volta in volta, ad introdurre gli appuntamenti. Le quattro camminate in programma, tutte con partenza dalla fermata della metropolitana di Termini, arrivano rispettivamente alla fermata di Porta Furba, alla fermata di Garbatella passando per Piramide, alla fermata di Quintiliani passando per la stazione Tiburtina, alla fermata di Bologna passando per la stazione Libia.
Unscritto happening lungo una notte vissuta in presa diretta dala sottoscritto. Un on the road alla ricerca di luogi, persone che hanno b scritto una pagian molto importante nella storai dei vari tennatativi completare proecssi di integrazione ccon le varie comunità di migranti che si sono avvincendati nella nostra città in tempo si diceva "aperta" oggi non so. Dicevo le varie comunità negli anni ''50/'60 per lo più imeridionalidi anni 70/90 asiatico e zona di guerr. vari luoghi sombolo sono stati atraversati dal luogo dove venne trovato morto il ............. Cpon qualche divagazione storica archelogia ho saputo che attigua alla porta Maggiore c'è l'effigge di un forno .............. Come seguendo un filo di Arianna la passeggiata "amarcord" sota alla pantanella altro luogo storicodi occupazione rivendicazione di un diritto di cittadinanza da parte degli ospiti dell'ex pastificio "Pantanella" occupato dai migranti e gruppi di volntariato che si impegnavano in questa difficile e mritorio esempio di possibile integrazione cvon l'altro ......tutti speravano nella ragionevolezza dei molti politici interventi nel dibattito che bisohna stigmatizzare ieri come allora non è qualità che contraddistingue la nostra classe politica. Eccocci al Mandriano da mandria l'attività praticata in questa zona sud deòlla città dei Rom che costruirono capanne senza ne luce ne acqua corrente. Don francesco Sardelli prete che costruì una capanna e li faceva scuola ai ragazzi
. Purtroppo manco a dirlo anche questa bella ipotesi che per un certo tempo si concretizzò e diede i suoi frutti naufragò miseramente oer una logica dlegato alla riqualificazione dell'area. I sinti subirono una vera e propria deportazione nella zona di Ostian - Quartiere Armellini. Un bell'esempio di ghettizzaziione di un popolo. E poi ci lamentiamo dei fenomeni della famiglia Casamonica e Spada proveniente da quella triste esperienza. Dato che la storia si ripete oggi si sta praticando kla stessa brutta pratica di speculare sui migranti, Mafia Capitale docet, e poi scaricarli alla prima occasione utile con dispendio di denari pubblici e danni sociali che scarichiamo sulle generazioni future....Applausi!!!!!!!
Il respoconto sta volgendo al termine, non abbiate paura, alla fontana di porta Furba dove una collaboratrice di Stalker, l'associazione che cure il progetto A-Ghost City, che ci legge una bella lettera, densa di emozioni e ben scritta, fatta dai ragazzi all'allora Presidente della Repubblica imputando a loro il fatto che la non felice conclusione del percorso di integrazione inziato avrebbe certamente pregiudicato il loro futuro.
Ospiti del pittore cosentino Alfredo Pirri nella sua casa accostata all'acquedotto Felice econ vista sulla ferrovia sotto una tenda, come i Tuareg, mangiamo frutta e aspettiamo fino alle prime luci dell'alba ( le passeggiate inziano circa verso le 23.00 per concludersi all'alba)degli ospiti , poi scopriremo di origine Rom, che però non verranno. Viste le ultime vicessitudini dello smantellamento dei campi Rom di Massimina e del Solone forse non gli sim potranno dare tutti i torti ......forse penseranno giustamente di questi come dei politici c'è poco da fidarsi.
Firmato Gr
Stavano approfittando della confusione di una Sala Slot ubicata nella zona del Portuense per spacciare shaboo. Sono finiti in manette, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, 5 cittadini filippini di età compresa tra i 37 e 46 anni, tutti già con precedenti.
A sorprenderli sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, seguiti gli spostamenti di noti assuntori di questa particolare droga sintetica in cristalli, sono arrivati alla Sala Slot dove i pusher, appassionati del gioco, dopo poco, sono stati visti mentre consegnavano una dose ad un “cliente”, a sua volta segnalato all’U.T.G. di Roma in qualità di assuntore di droghe.
A scambio avvenuto è scattato l’intervento dei Carabinieri che hanno ammanettato i 5 cittadini filippini e sequestrato decine di dosi di shaboo – nota anche come droga dei kamikaze perché questo pericoloso tipo di metanfetamina veniva somministrata ai piloti giapponesi poiché trovassero il coraggio nelle azioni suicide – oltre a 230 euro in contanti, ritenuti provento della loro illecita attività.
I Carabinieri hanno inoltre sequestrato bilancini di precisione e materiale utile al taglio e al confezionamento delle dosi di cristalli.
I cittadini filippini sono stati trattenuti in caserma in attesa dell’udienza di convalida.
Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia Roma Centro, coadiuvati dai militari delle Stazioni Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, stanno dando esecuzione ad una ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 20 cittadini romani: 16 arrestati (6 in carcere e 10 ai domiciliari) e 4 sottoposti all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Roma, ai quali è stato contestato il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni di numerose Compagnie assicurative RC auto nonché corruzione, sostituzione di persona e falso.
L’ordinanza ha accolto le richieste avanzate dalla Procura della Repubblica di Roma, nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “Cartruffe”.
Le attività investigative, durate circa 1 anno, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro, sotto la direzione della Procura romana, hanno permesso di individuare una stabile associazione criminale, costituita da cittadini italiani, tutti romani, che inscenavano sinistri stradali mai avvenuti e che, tramite la complicità di medici e infermieri affiliati, procuravano alle false vittime dei sinistri lucrosi risarcimenti dalle Compagnie assicurative.
Gli illeciti profitti finivano nelle mani del capo dell’associazione, S.P., romano classe ’71, che si occupava della ripartizione delle somme agli associati.
L’indagine, condotta tramite accertamenti presso gli uffici legali delle Compagnie assicurative danneggiate, numerosi servizi di osservazione e pedinamento, nonché grazie all’ausilio di intercettazioni telefoniche, ha documentato gli “spettacoli” che l’associazione “mandava in scena”, ossia la simulazione di sinistri stradali.
Gli incidenti erano organizzati sempre nello stesso giorno (quello in cui gli ortopedici associati erano di turno) e con modalità quasi “cinematografiche” laddove il capo dell’associazione o i suoi più diretti collaboratori, stabilivano il luogo della messa in scena (incroci stradali), i mezzi che si sarebbero dovuti scontrare, e organizzavano il lavoro degli attori (partecipanti ai falsi sinistri) appositamente indottrinati sul comportamento da tenere nella “rappresentazione” del sinistro e poi nelle successive fasi delle pratiche di risarcimento.
Si è inoltre accertata la responsabilità di numerosi sanitari (ortopedici) nella redazione di falsi certificati diagnostici e di false attestazione di cure fisioterapiche, utili ad incrementare artificiosamente l’importo del risarcimento da parte delle Compagnie di Assicurazione.
L’indagine ha interessato, complessivamente, 207 indagati, 78 dei quali per associazione, tra cui i 20 destinatari delle misure cautelari. I falsi incidenti provati sono oltre 30 ma numerosi altri sono quelli ritenuti sospetti sui quali sono in corso ulteriori accertamenti.
Taluni soggetti, tra i quali il vertice e i suoi più stretti collaboratori, risultano aver partecipato, nell’arco di soli tre anni, a decine di sinistri stradali, spesso con gli stessi mezzi.
Il danno provocato alle Compagnie assicurative, che hanno fornito piena collaborazione nell’indagare le truffe ai loro danni, corrispondente al profitto illecito dell’associazione, ammonta a quasi 1 milione e mezzo di euro nell’arco di un solo anno.
Gli arrestati sono stati tradotti presso le case circondariali di Roma Regina Coeli e di Rebibbia in attesa dell’interrogatorio di garanzia che verrà effettuato dal GIP nei confronti di tutti e 20 gli indagati .in attesa dell’interrogatorio di garanzia che verrà effettuato dal GIP nei confronti di tutti e 20 gli indagati.
Sono 21 le persone arrestate di cui cinque in flagranza di reato e 16 ai domiciliari per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione, spaccio di cocaina, svolta in due locali notturni il Jackie O' e il Notorious“ e nei palazzi della borghesia pariolina, nonche reati di estorsione, minacce, porto clandestino e ricettazione di armi da sparo. importanti risultati ottenuti a seguito di una complessa e articolata attività investigativa, coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Roma e dai Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Roma. Inoltre sono stati sequestrati nel corso della citata attività investigativa, ingenti quantitativi di armi e droga.
L’indagine, come dicevamo, ha riguardato in particolare il quartiere Parioli e il mondo della “Roma bene” , con particolare riferimento a due locali notturni nei pressi di Via Venete di “tendenza” molto ben frequentati All’interno del locale uno degli accusati svolgeva in maniera continuativa l’attività illecita di commercializzazione e spaccio della cocaina
Nell'operazione è coinvolta anche Gaia Mogherini, figlia del fratellastro di Federica Mogherini, rappresentante Ue per gli affari esteri. Al momento l'indagata si trova agli arresti domicialiri con l'acquisto e spaccio di stupefacenti , già nell'ottobre del 2016 la stessa Mogherini era stata arrestata con le stesse accuse.
Per chi dovrà presiedere il Lazio nei prossimi cinque anni, si profila un finale al fotofinisch fra tutti i candidati in lizza ovvero il governatore uscente Zingaretti lo sfidante venuto dal Nord Parisi, e gli altri competitor la grillina Lombardi e il sindaco di Amatrice Pirozzi, che sembra non avere grandi chances di vittoria. Ma procediamo con ordine in base a quanto emerso dalla seconda proiezione del consorzio Opinio Italia che cura per per la Rai lo spoglio 2018, Nicola Zingaretti (centrosinistra) ha il 34,4%, Stefano Parisi (centrodestra) è accreditato al 26,8% e Roberta Lombardi (M5s) è al 31,9%,, mentre Sergio Pirozzi (lista civica) al %4,8. Un po più basse le percentuali, sempre per la seconda proiezione della Swg per La7, dove il presidente del Lazio Nicola Zingaretti (centrosinistra) ha il 31,10%, Roberta Lombardi (M5s) è al 29,5%, Stefano Parisi (centrodestra) ha il 28,5%, Sergio Pirozzi (lista civica) al 6%. Lo spoglio delle schede da scrutinare da parte degli addetti al seggio andrà avanti per tutto il pomeriggio e confidiamo che in serata Nicola sia confermato per un altro quinquennio di governo alla Pisana, auspicano i sostenitaori al cominato di Zingaretti situato a Piazza di Pietra nella suggestiva cornice del Tempio di Adriano, questo per lenire il brutto risultato a livello nazionale per la formazione del PD. Mentre dagli due comitati del Centro destra Parisi e Lombardi, già vincitori uno come coalizione l'altro come primo partito a livello nazionale, sperano di poter bissare con la conquista della regione Lazio un risultato per vari moivi inaspettato ma non per questo non gradito.
di MC ROTA
Vasta operazione iniziata all’alba di oggi, dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Ostia Lido, unitamente ai colleghi del Reparto Prevenzione Crimine Lazio e a diverse unità cinofile antidroga, hanno eseguito 7 arresti di delle ordinanze di custodia cautelare a carico di 7 indagati accusati, a vario titolo, di concorso in detenzione a fini di spaccio nonché di concorso in spaccio di cocaina, hashish e marijuana.
Le perquisizioni contestualmente effettuate hanno permesso, in un caso, di rinvenire una piccola serra per la coltivazione della marjuana. Oltre al destinatario della misura cautelare sono stati denunciati anche i genitori. La serra si trovava in bella vista in una delle stanze dell’appartamento. Nel corso di un’altra perquisizione, invece, sono stati sequestrati 65 grammi di hashish, un bilancino di precisione e il necessario per il confezionamento di dosi per lo spaccio.
Le indagini che hanno portato all’operazione odierna, svolte dagli investigatori del Commissariato Lido, hanno avuto origine dall’arresto di un giovane moldavo che, nella cantina della sua abitazione, nel quartiere di Ostia, nascondeva 12 chilogrammi di hashish, un chilogrammo di marijuana, 56 grammi di cocaina e 5 grammi di eroina. Una serie di circostanze, emerse nell’immediatezza del fatto, facevano ritenere che il notevole quantitativo di sostanza detenuta dal moldavo appartenesse, in realtà, ad un pregiudicato locale - soprannominato Small - che, peraltro, 5 giorni prima, in un circolo ricreativo di Ostia, era stato trovato in possesso di 24 grammi di marijuana e, per questo, denunciato in stato di libertà.
Successive indagini, anche con l’impiego di sofisticate attività tecniche, facevano emergere l’esistenza di una fitta rete di contatti tra tutti gli indagati, e consentivano la verifica di una serie di episodi di detenzione e di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, consumati dagli stessi nel territorio lidense, con modalità consolidate e mansioni ben definite, dall’approvvigionamento al trasporto, al mantenimento e cessione al dettaglio della sostanza stupefacente.
Nel corso della citata operazione, durate diversi mesi, sono stati complessivamente sequestrati oltre 15 kg di stupefacenti e, ad aprile 2017, una pistola semiautomatica calibro 9 x21, marca Tanfoglio, completa di due caricatori e relativo proiettili, detenuta illegalmente da uno degli indagati presso la sua abitazione.
di MC ROTA
E’ finito in manette il rapinatore che, celando la propria identità con casco e passamotagna per non farsi riconoscere, è entrato in un esercizio commerciale a Monte Verde, puntando una pistola alla testa di un dipendente per rapinare il danaro dell'incasso giornaliero detenuto nelle casse.
Non ha fatto in tempo, però, a portare a termine la rapina che con un pronto intervento dei “Falchi” della polizia lo hanno disarmato ed associato al carcere di Regina Coeli con l'accusa di rapina.
I poliziotti, infatti, impegnati unitamente al colleghi del commissariato Monte Verde in un servizio finalizzato proprio a prevenire tale genere di reati, transitando davanti al negozio hanno visto quanto stava avvenendo e sono subito intervenuti. La pistola, risultata essere una perfetta riproduzione dell’arma in dotazione alle forze dell’ordine, è stata sequestrata, così come il casco, il passamontagna, lo scooter, che è risultato rubato, ed una somma di danaro contante
Le indagini della squadra mobile proseguiranno nei prossimi giorni per cercare di appurare se l’uomo, identificato per C.A., romano di 51 anni, si sia reso responsabile anche di altre rapine commesse negli ultimi tempi nella zona monteverde con modalità similari.
di MC ROTA
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