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Mala tempora currunt. Oltre alla miriade di problemi che attanagliano la società romana, primo tra tutti è l’assenteismo degli impiegati pubblici dai loro luoghi di lavoro.
E’ circa il 22% a rimanere a casa ogni giorno tra impiegati del municipio, vigili urbani, e insegnanti, per motivi più disparati dalle malattie ai permessi familiari. Percentuali così vergognose solo a Roma, nelle altre città, infatti, si registrano dati meno significativi a Milano il 18,6%, a Napoli 16,2%.
Facendo un paragone con le imprese private le percentuali si abbassano di oltre la metà, è solo del 7,5% il limite fisiologico del tasso di assenza.
Nel grande panorama pubblico a capeggiare sono sicuramente gli impiegati delle risorse umane, seguiti dalla Polizia della Capitale. La situazione è alquanto bizzarra, poiché, le assenze maggiori si registrano nei trimestre luglio-settembre, periodi nei quali il tasso di influenze è davvero minimo. E’ proprio questo il periodo in cui la città di Roma risulta chiusa per ferie. Nel 2015 si è registrato un tasso di assenza pari al 40% , degli 11mila dipendenti circa 5mila sono rimasti a casa.
di MC ROTA
L’Università Roma Tre è tra le 200 migliori università d’Europa secondo la classifica ‘European University Top 200 Rankings’. Questa classifica applica gli stessi 13 indicatori di performance della classifica mondiale, ‘The World University Rankings’; gli indicatori vanno dalla reputazione sull’insegnamento alle citazioni sulla ricerca, dal rapporto docenti/studenti alle pubblicazioni internazionali fino al trasferimento di conoscenza e ai fondi per la ricerca dalle imprese«. Lo rende noto Roma Tre. »Siamo molto soddisfatti di questa valutazione«, commenta il rettore di Roma Tre, Mario Panizza: »Rientrare tra le prime 200 università d’Europa in questa classifica autorevole è un riconoscimento prestigioso soprattutto per un’università, come la nostra, nata da poco. Nonostante le politiche riduttive, continuiamo a investire sulla didattica e sulla ricerca accrescendo e non diminuendo le risorse dedicate, nell’assoluta convinzione di fornire in tal modo al Paese e alle giovani generazioni un servizio necessario, insostituibile e determinante. Nel quadro universitario segnato, negli ultimi anni, da un calo delle immatricolazioni, noi siamo in controtendenza e questo rating premia il nostro impegno, che continuerà su tutti i fronti sperando che gli atenei possano contare in futuro su più risorse, pena l’inevitabile retrocessione dell’Italia in un campo così cruciale come quello universitario«.
Firmato MC ROTA
Continuano le indagini sull’omicidio di Luca Varani, ragazzo slavo martellato e seviziato durante un festino nella periferia romana. Gli indagati, al momento sarebbero due, Manuel Foffo e Marco Prato, uno studente di giurisprudenza fuori corso, l’altro organizzatore di eventi nella capitale. E’ stato Manuel Foffo, preso dal rimorso della coscienza, ad avvertire il padre del fatto e subito dopo esso ha avvertito i carabinieri.
Si è tenuto un lungo interrogatorio per i due ragazzi ad opera del gip Amoroso nel quale Prato è risultato essere quasi la vittima, e Foffo il proprietario di casa il solo carnefice. Il primo ha affermato, che l’omicidio non era affatto premeditato, ma è stato un gioco erotico finito male.
Ci sarebbero, secondo le testimonianze dei ragazzi, anche altri due amici Alex e Giacomo che quella notte avrebbero partecipato al festino con sesso e droga. Mentre il primo ancora non è stato identificato, Giacomo è stato interrogato a Milano. Foffo in una delle sue dichiarazioni ha affermato che la volontà di fare del male a Luca è stata una bravata consumata per il volere di sapere cosa si provasse nell’uccidere qualcuno.
di MC ROTA
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