Una bellissima storia che nasconde una triste realtà: in Italia, chi opera da professionista viene ostacolato. Il maestro Giampiero è stato preso di mira dall’invidiosa dirigenza scolastica a suon di provvedimenti disciplinari e richiami, che lo hanno costretto a dare le dimissioni.
“Le indicazioni didattiche nazionali fanno impallidire quelle della scuola finlandese ma troppo spesso rimangono sulla carta oppure vengono applicate in silenzio, nell’intimità della propria classe e a porte chiuse” racconta il maestro e aggiunge:” Se non posso fare il mio meglio per il mio Ministero e per il mio paese, non mi accontento di invecchiare fino alla pensione e restituisco il mio contratto”.
Capiamo però chiacchierando con il nostro maestro sveglio che il “vizio” di agire è di famiglia. Giampiero racconta che suo padre fu uno di quelli che mandò a monte il “Piano Anfossi”. Negli anni ’90, fu portato avanti un progetto di lottizzazione e cementificazione del centro storico di Asti, che, fortunatamente, fu segnalato alla commissione edilizia e alle Belle Arti, come inopportuno, se non illecito, da un gruppo di cittadini. Dopo un’indagine accurata gli organi di sorveglianza bloccarono il progetto poiché avrebbe devastato il centro della città.
Auspicando che il merito venga valorizzato non solo nella nuova dicitura che identifica il Ministero dell’Istruzione, incoraggiamo il nostro maestro a non arrendersi.
Noi non smetteremo di fare esplorazioni - e la fine del nostro esplorare - sarà di arrivare dove eravamo partiti - e conoscere il posto per la prima volta. (T. S. Eliot).Â
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MC Rota