Si va negli spogliatoi ancora sul risultato di 1-0 a vantaggio della squadra vicentina.
Ma nella ripresa il Cosenza entra in campo con un’altra mentalità, sicuramente Bisoli avrà spronato e caricato i suoi, ed infatti dopo venti secondi il Cosenza passa in vantaggio.
Il tutto grazie al neo-entrato Massimo Zilli, 19 anni, l'uomo del gol vittoria contro il Cittadella che ha mandato i rossoblù ai play-out.
Su un cross dalla sinistra di Liotti, l’ex punta della Lazio colpisce di testa e, costringe Contini a una respinta corta Larrivey si avventa sul pallone e segna a porta vuota mandando in delirio gli oltre 20.000 dello stadio "Gigi Marulla".
A questo punto il tecnico Baldini non ci sta' e fa' entrare il tandem d'attacco Da Cruz-Maggiorini, il tutto dopo un'altra azione pericolosa del Cosenza.
Al 54' Caso salta un paio di uomini e conclude col sinistro da posizione defilata, ma Contini para.
Ma il raddoppio arriva una decina di minuti dopo: tocco con la mano di Brosco dopo un traversone dalla sinistra e calcio di rigore.
Sul dischetto si avventa Larrivey e con una freddezza glaciale spiazza il portiere, e segna sulla sinistra, blindando il risultato sul 2-0 a favore del mitico Cosenza e si va a prendere i meritati applausi sotto la curva nord degli ultras cosentini che impazziscono di gioia dopo un sofferto primo tempo.
Bisoli poi all'80 a Larrivey gli concede di prendere lo standing ovation facendo entrare Vallocchia.
Il Vicenza negli ultimi minuti prova a raggiungere il risultato che non cambia, Cosenza batte Vicenza 2-0 e rimane in serie B per il quinto anno consecutivo.
A fine gara delirio totale i giocatori del Cosenza si portano al centro del campo per festeggiare tutti insieme allo staff e al presidente Guarascio che viene lanciato in aria da tutti i giocatori in una goliardia tutta rossoblù ed in una esplosione di gioia
dopo aver sofferto nelle ultime partite tutte molto delicate.
A fine gara Pierpaolo Bisoli in sala stampa ha dichiarato "Missione compiuta con una difficoltà estrema. La serie B è un patrimonio della città, dei tifosi e della città. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, un’impresa che verrà ricordata negli anni. Sapevamo di avere le forze giuste: nel primo tempo abbiamo tenuto lo 0-0 poi abbiamo messo una punta in più e abbiamo vinto. Una dedica? Alla famiglia che non vedo da un mese e mezzo ma anche al presidente e alla squadra. Ho provato delle emozioni che era tanto che non provavo".
Firmato GRota