Qualità della vita, Roma perde 14 posizioni rispetto al 2019. Crollo nei settori ambiente e cultura Nella classifica "Ricchezza e consumi" Roma guadagna 11 posizioni. Lo studio considera la capacità di spesa delle famiglie, inserendo tra gli indicatori i valori di indebitamento, le rate dei mutui, il tasso di rischio dei finanziamenti. Qui la città migliora, passando dalla 40esima posizione del 2019 alla 29esima. Male, molto male l'ambito "Ambiente e servizi" che comprende anche i settori più delicati e critici per la città, trasporti e rifiuti, ma anche qualità dell'aria, sanità, spesa sociale per le categorie più fragili. Nel caso specifico perde 13 posizioni passando da 19esima nel 2019 a 32esima nel 2020. Pessimo posizionamento invece nella classifica "Giustizia e sicurezza" tra cifre legati ai principali reati, incidenti stradali, durata dei contenziosi legali, dove seppur guadagna 4 posizioni rispetto all'anno scorso resta ferma a 101 su 107 città. Buono invece il posizionamento in "Affari e Lavoro", categoria che misura le imprese operanti sul territorio tenendo in considerazione l'indice di imprenditorialità giovanile e l'incidenza delle imprese che fanno e-commerce (aumentate durante la pandemia). Qui Roma perde una posizione ma resta tra le prime dieci, ottava. Altro crollo lo troviamo alla voce "Demografia e società" che misura i tassi di nascita, mortalità, gli indici di vecchiaia, la speranza di vita. La città passa dalla 17esima posizione alla 59esima. E scenda anche nella classifica "Cultura e tempo libero", dove dove dalla settima posizione del 2019 si ritrova alla 28esima. A pesare più di tutto l'effetto coronavirus nella possibilità di fruire dell'offerta culturale cittadina. MC Rota
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