Print this page
Saturday, 04 April 2020 19:41

L'ITALIA DI OGGI, QUELLA CHE SARA' DOMANI... AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Molte le considerazioni che in questi giorni da parte di esperti della mente umana oggi psicologi e sociologi, (e domani con buona probabilità anche psichiatri) stanno esprimendo sull'argomento principe che ne sarà di noi uomini e donne pensanti dopo il trauma inevitabile del coronavirus?
All'amletica domanda azzardano una plausibile risposta di Massimo Recalcati autorevole psicanalista che parla di trauma come dopo un evento bellico, il quale bisogna elaborare alla stregua di un lutto di una persona cara. Chiarisce il valente esperto di non abbondare con le parole guerra, chiamata alle armi etc perché si rischia di avvelenare il linguaggio comune e di impaurire le persone come se non fossero già abbastanza terrorizzate per conto loro e poi un conflitto presuppone un avversario ben definito in questo caso il virus è sconosciuto del quale non conosciamo quasi niente tranne la sua forza devastante nel mietere vittime in persone di ogni età giovani e anziani per lo più di sesso maschile. Pare infatti che il genere femminile per una serie di fattori sconosciuti ai più non sia particolarmente colpito dal ceppo Covid 19.


Allora come ne usciremo da questo evento traumatico? Migliori o peggiori di prima? Nella primavera del 2021 che ne sarà delle nostre abitudini che pensavamo fossero abbastanza strutturate e consolidate? Ci abbracceremo con i nostri amici con lo slancio e l'ingenuità di una volta? Prenoteremo al ristorante senza chiedere ma applicate la modalità ingresso contingentato? Andremo a cinema a teatro in una sala piena zeppa di altri spettatori?
Forse, ed azzardo anch'io un possibile risposta alle tante domande, dopo la fine di questa quarantena (ma mi sa che sarà qualche giorno in più) riusciremo a fare tutto quello che facevamo prima e dipenderà come al solito da noi e dalle istituzioni che ci governano. Da noi se avremmo utilizzato questo tempo " in sospensione" come i cestiti quando si elevano per infilare la palla a canestro da 3 punti, per fare una analisi senza chiasso senza frenesia di quello che siamo e soprattutto di quello che vogliamo essere quando tutto finirà, perché statene certi un giorno tutto questo avrà termine. Dipenderà dalla nostra resilienza al cambiamento che sarà epocale nulla più come prima insomma un nuovo mondo. E poi dipenderà da chi ci governa se saprà supportarti con un nuovo " welfare state " new deal " di roosweltiana memoria. Se ci affiancherà in questo "dopo" con una nuova concezione di Stato più vicino al cittadino. Dando prevalenza alle tre S ossia Sanità, Scuola e Sicurezza le prime due mortificate in questi anni di Austerità esasperata imposta dalla matrigna Europa a trazione Franco-Tedesca e accettata senza colpo ferire dai nostri rappresentanti che non brillavano per lungimiranza politica e la terza presa come vessillo dei populisti ma anche la risoluzione di questa tematica disattesa da tutti.
Aggiungerei anche una politica di redistribuzione del reddito a favore delle classi meno abbienti perché se in questa triste vicenda che ci è capitata lasciamo soli gli ultimi e penultimi di ieri che si accoderanno in questo periodo di recessione che ci si presenta davanti agli nostri occhi ebbene se tutto ciò non si verificherà allora temo che questo paese ritornerà ad essere il "belpaese" che tutto il mondo oggi come allora ( nonostante tutto) ci invidia.

Read 277 times Last modified on Tuesday, 07 April 2020 08:52
Grota

Latest from Grota

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin”. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie nel sito e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie privacy policy.