Lo sforzo più importante arriva sulle imprese: 380 milioni per la cassa integrazione, visto che sono già 20.336 le domande per 48.788 lavoratori. La richiesta per ora è di 90,8 milioni. ” Una grossa percentuale – spiega Leodori – riguarda aziende con meno di 5 dipendenti”. Incentivi, poi, per lo smart working con strumenti di credito agevolati: prima tranche da 100 milioni (500 in totale) per prestiti da 10 milioni via Artigiancassa. Il bando verrà pubblicato il 9 aprile. L’obiettivo è raggiungere 10 mila imprese: per i primi 12 mesi non dovranno restituire nulla, poi nei successivi 5 anni verrà praticato un tasso zero. Per Filippo Tortoriello, presidente di Unindustria, ” questa è la direzione giusta”.
Ancora: stop ai mutui per 4.000 aziende e al bollo auto, all’Iresa e all’Irba per tre mesi, fino a maggio. Per sostenere chi lavora con la Regione, pagamenti a 7 giorni. Sono 2,9 i miliardi in ballo, 2,2 solo per il settore sanità. Altri 700 milioni sono divisi tra i 20 destinati ai piccoli comuni, 95 ai più popolosi e 180 per la capitale. Alle Province ne arriveranno 46, alle Comunità montane 2,5. Infine, tra fatture e trasferimenti a enti regionali, gli ultimi 336,5.
Resta la questione dei buoni pasto. Ieri Leodori ha scritto alla sindaca Raggi ( ” Riceviamo mail e telefonate di cittadini che lamentano procedure cavillose, non adatte a un periodo di guerra. Bisogna entrare in modalità no- burocrazia ” ) e ribadito che per i ticket è stato pensato ” un iter semplicissimo. Se Roma non riesce a erogarli, noi siamo disponibili per dare una mano”. In ballo ci sono 7 milioni, ma la questione è ancora irrisolta: il focus del Campidoglio per ora è tutto sui 15 del governo per raggiungere 60 mila famiglie.
Il Comune ha un accordo con la rete Ticket restaurant. ” È la più capillare. Contatteremo i supermercati che accettano buoni solo per la metà della spesa”. Nel frattempo, sugli orari di apertura, è prevista la proroga dell’ordinanza regionale: 8.30-19. Tornando ai buoni, la strategia sulla consegna è doppia. Da una parte verranno distribuiti a mano ( il problema sono i tempi tecnici di stampa). Dall’altra via libera all’app per spenderli da smartphone. Intanto 103 edicole sono state autorizzate a raccogliere le autocertificazioni compilate a mano e consegnarle alla Protezione civile. Resta la questione dei 7 milioni della Regione. Dal Comune spiegano che “si sta lavorando a una soluzione. La Pisana ha impostato un criterio diverso dal nostro per l’erogazione. Non sono cumulabili”.