Presenze oltre le aspettative circa 2000 unità, perlopiù giovani, desiderosi di conoscere il filmaker d’oltralpe, si sono assiepate sull’omonima piazza. Direttocome dicevamo da Mathieu Kassovitz, un venticinquenne di talento, in un bianco e nero splendido, e parlato con un dialetto non facile da tradurre, L'odio è un film durissimo che ha totalizzato milioni di spettatori in Francia, ottenendo anche il premio per la miglior regia a Cannes nel 1994 Kassovitz. di fatto osserva la banlieue senza paura di sporcarsi le mani, in un film folgorante, che non dà tregua con una suspence incalzante che con grande arte mantiene lo spettatore in tensione continua.
Esordisce con un chiosa sulla città di Roma, la definisce "sporca" ma molto vissuta non come quelle città mittleuropee troppo tirate a lucido, naturalmente in centro, molto meno nelle banlieu periferiche che lasciano qualche perplessità di tenuta della pulizia. Odio genera odio, il film in questo senso è molto attuale, voi in Italia con qualche rappresentante istituzionale governativo, che si mpegna nella continua produzione del consenso a tutti i costi che naturalmente passa con il crearsi un nemico, due tre etc oggi gli immigrati domani chissà!!!! Ma chiede Diego al regista siamo in una di caduta o ci siamo già schiantati al suolo??? E nn ce ne siamo accorti?? riprendendo una storiella recitata nel fim dal nero Hubert un uomo che cadendo da un palazzo di 50 piani durante la discesa dice fin qui tutto bene ….fin qui tutto bene . Ma il problema, conclude, non è la discesa seppur impegnativa il vero problema è semmai l’atterraggio.
Non siamo ancora alla fine dei giochi, parafrasando il film siamo ancor nella fase della caduta quindi possiamo ancora farcela ma in questa ipotesi il riuscirci dipende d noi dalla nostra determinazione nel non voler essere manipolabili, quindi viviamo un tempo di odio si ma questo sentimento, umano, deve essere riflessivo e costruttivo mai incline e compiacente con il potere costituito. Questa piazza così gremita di tanti giovani che con l loro presenza- conclude il regista- dice con parole forti " No" lascia ben sperare per un futuro che migliore.
Un po' di notizie circa l manifestazione “ Cinema in Piazza” , che nasce grazie ai ragazzi del Cinema America con eventi e spettacoli a San Cosimato cheabbiamo detto, alla Cervelletta e al Porto di Ostia: oltre 100 le notti di proiezioni e incontri con ospiti internazionali a ingresso sempre gratuito.
Il coordinatore dell’organizzazione nel commentare dei continui atti di aggressione ed intimidazionei da parte di gruppi di estrema destra ( vicini a casa Pound), ai danni dei tanti ragazzi e ragazze costantamente impegnati in questa manifestazione che, dobbiamo rimarcarlo stanno realizzando tutto ciò che per molti era solo un sogno ( impedire la riconversione in grage e centro commerciale dell’ex Cinema America), ed invece è diventata sotto gli di tutti una innegabile realtà di integrazione di zone decisamente disagiate trasformandoli n contesti civili e culturalmente produttivi..
Ebbene dal palco di S. Cosimato, lo stesso coordinatore ha annunciato la prossima apertura , probabilmente in autunno, della sala Troisi vecchia realtà cine-culturale inserita nel tessuto urbano trasteverino
La sala Troisi prenderà il nuovo nome di Cinema Troisi e sarà composta da quattro diversi luoghi una sala studio da 50 postazioni che rimarrà aperta h 24 tutto l’anno, una sala proiezione da circa 300 posti in grado di poter dare spazio a qualsiasi tipo di evento.
Non ci resta, dunque, che augurare ai giovani ragazzi del cinema America di poter realizzare questo sogno tanto agognato ma testardamente voluto contro tutto e tutti, ricorderete la polemica con gli amministratori dell'ala capitolina del PD di qualche anno fa .