Terzo appuntamento della Primavera culturale 2019 al Nobile collegio chimico farmaceutico – Universitas Aromatariorium Urbis , dal titolo molto accattivante “ Serata romantica tra musica e poesia” sempre nella stupenda cornice che tanto appassiona i circa trecento invitati all’evento che aveva come filo conduttore l’amore e le sue molteplici sfaccettature. Come consuetudine a presentare la serata il presidente dell’Associazione dr. Perroni, che ha curato la meticolosa raccolta delle testi e delle sonate melodiose che hanno allietato l’incontro.

Le letture tutte molto emozionanti, legate come si diceva al dolce tema dell’amore ovvero per dirla con le parole di Auden “ Le verità vi prego sull’amore” , che hanno idealmente percorso millenni di storia dai classici grevi Ovidio a Catullo toccando alcuni cultori della materia che forse , fra i tanti, hanno cantato l’amore mi riferisco nello specifico al genio francese di Prevert e Baudelaire per poi lambire il cantore di versi romanesco Trilussa ed approdar, infine, come in un dolce naufragar per mare lo scrittore e poeta Montale presentando l’opera “ Ho sceso, dandoti il braccio almeno un milione di volte” con il poeta cileno Neruda o la sofferenza della Merini, che sostanzialmente descrive questo sentimento che ti può condurre in paradiso oppure sprofondare negli abissi inesplorati dall’animo umano.

Due violoncelliste di superba bravura hanno impreziosito questo alto momento letterale con brani del Barriere e la sua sonate n. 10 Andante, Vivaldi con la sua Inverno (dalle Quattro stagioni ) e Mozart (Variazioni sul tela “ La ci darem la mano” tratto dall’opera il Don Giovanni. Non poteva mancare in questa carrellata musicale di alto profilo il longevo maestro Morricone e un accenno alla sua colonna sonora tratta dal film “ Nuovo Cinema Paradiso” e un bis di performance più volte richiesto dal pubblico presente nello stupendo scenario della Chiesa di “ S. Lazzaro degli speziali ” o stesso gruppo musicale si è esibito sempre del maestro Morricone con le splendide musiche tratte dalla colonna sonora del film Mission.

Gli scroscianti applausi dei convenuti e le parole in chiusura, della piacevole serata, del padrone di casa del collegio che ha voluto chiosare con abile maestria, come a volte succede in alcuni frangenti, attingendo anche lui a poeti e artisti musicali del ‘900, toccando, da par suo, le giuste corde della sensibilità umana e amplificandole come una cassa armonica di un liutaio . Concludendo, un plauso a tutta l l’organizzazione messa in campo, nella serata e in tutti questi anni ( decorrono quest’anno iinfatti 590 anni dalla sua fondazione della prestigiosa organizzazione)