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Friday, 09 March 2018 12:17

REGENERATION PARTY. FESTA PER LA CONFERMA, MA ZINGARETTI CON QUESTI NUMERI NON HA LA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO. MANOVRE DI AVVICINAMENTO AL GRUPPO LOMBARDI DEI 5 STELLE

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ZingarettiIl secondo mandato della giunta Zingaretti, inizia a muovere i suoi primi passi. Con discrezione, ma «veloce» come ha assicurato all’indomani dell’elezione. La prossima settimana, probabilmente nei primi giorni, sarà proclamato il presidente ed il consiglio. Il passo successivo è la costituzione dei gruppi e la nomina dei capigruppo. Poi la palla passa al parlamentino regionale che deve nominare il presidente ed i due vicepresidenti. L’opposizione ha una poltrona in più (25 centrosinistra contro 26), quindi per la guida dell’organo legislativo serve una figura di garanzia.

 

La festa

L’altra sera Zingaretti ed i suoi hanno festeggiato la vittoria al Lanificio in via di Pietralata. Il grande locale di Roma est si è riempito per il «Regeneration Party», che ha preso il nome dal verbo scelto per la nuova stagione regionale: «Rigenerare», in sostituzione dell’ormai sorpassato «Rottamare». Zingaretti ha parlato con gli ospiti in ogni piano, ovvero ha fatto due comizi in una sera. Il presidente del Lazio è abituato a guidare il fortino del centrosinistra: oggi si trova nella stessa situazione del 2008, quando divenne la guida della Provincia, mentre al governo saliva Berlusconi e al Campidoglio Alemanno. «Ha una capacità caratteriale a non farsi logorare dalla leadership, perché sa condividere e riconoscere, quindi sa amministrare», spiegano dal suo partito.

 Il totogiunta

Ora tutta l’attenzione è rivolta alla nomina degli assessori. Zingaretti e il suo staff smentiscono categoricamente le indiscrezioni apparse ieri sulle agenzie. Sarà sicuramente un governo regionale caratterizzato «dall’innovazione nella continuità», spiega lui stesso. La continuità potrebbe significare che alcuni assessori chiave saranno confermati: come il Bilancio guidato da Alessandra Sartore ed il Lavoro con Lucia Valente. Quello che si auspica da parte di molti esponenti del Pd regionale è che scelga una giunta politica più che tecnica, «sarebbe così più facile per Nicola lavorare senza una maggioranza in consiglio».

La reazione di Lombardi

Ad urne ormai fredde Roberta Lombardi, candidata del M5S si sfoga con Il Messaggero: «Lo sbaglio, forse, è stato farci trovare impreparati sui territori». Lombardi ammette di essere stata «sovrastimata, di fronte a un avversario durissimo come Zingaretti e a un centrodestra che sui territori ha ritrovato compattezza». Ma cosa farà M5S visto che Zingaretti non ha la maggioranza? «Il M5S guarda ai temi - risponde - se ci saranno proposte in sintonia con il nostro programma non avremo problemi a votarle».

La richiesta di Fi

«Forza Italia è il primo partito del Lazio all’interno nella coalizione di centrodestra e Zingaretti che non ha maggioranza in consiglio regionale non può non tenerne conto», dichiara Giuseppe Simeone (FI) primo degli eletti della provincia di Latina. «Su questo deve riflettere seriamente - continua - non potrà più governare la Regione a colpi di arroganza e di imposizioni. Ma dovrà aprirsi ad un confronto serio con noi sui temi, sul programma, sulle scelte da effettuare».

 

Read 566 times Last modified on Friday, 16 March 2018 10:40
Giuseppe Rota

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