You are here: Home Spettacoli PARCO DELLA MUSICA. TRA L'ORCHESTRA DI SPARAGNA E LA RASSEGNA JAZZLOVE.
Da segnalare tre appuntamenti imperdibili della rassegna JazzLove: lunedì 5 il Recording Studio del duo formato dal pianista Mirko Signorile e dal sassofonista Raffaele Casarano, venerdì 9 il ritorno in quintetto del trombettista divenuto simbolo del jazz d’avanguardia Dave Douglas. E’ proprio l’artista Dave Douglas ha abituato il pubblico a continue sorprese, tra jazz dentro e fuori dai canoni classici, klezmer, elettronica. Emerso nel corso degli anni Novanta, si è presto imposto come trombettista simbolo di quella zona jazzistica nella quale mainstream e avanguardia sfumano l’uno nell’altra.
Oltre al ruolo da solistica, che ha dato vita a numerosi gruppi di successo, Douglas ha collaborato con i creativi newyorkesi più influenti degli ultimi decenni: John Zorn, Don Byron, Uri Caine, Bill Frisell, assieme ai quali ha plasmato un nuovo corso per la musica improvvisata. A consacrare completamente Douglas sono stati una serie di dischi realizzati per la RCA, ma va ricordato che il suo esordio discografico fu per un’etichetta italiana, la Soul Note, nel 1993.
Douglas, il trombettista pluripremiato, gestisce una propria label, la Greenleaf Music, con la quale produce anche altri musicisti, continuando così a individuare le nuove tendenze della musica creativa. Con il suo quintetto, che ha esordito su disco nel 2012 (Be Still) e da allora ha lasciato altre due prove (Time Travel, 2013, e Brazen Heart, 2015), Douglas sottolinea il suo legame col ‘linguaggio forte’ del jazz, quello di matrice post boppistica.
Per sabato 10, invece, è atteso un incontro tra due fra i più effervescenti musicisti della scena jazz internazionale, Antonello Salis e Babà Sissoko. Inedito, tellurico incontro fra due musicisti tra i più effervescenti della scena jazz internazionale, per un concerto “senza reti”, dove ritmi tradizionali africani e improvvisazione jazz si fondono in uno spettacolo pirotecnico e pieno di energia creativa. Baba Sissoko, africano del Mali, é discendente da una grande famiglia di Griot, figure erranti che detengono e tramandano il sapere, la tradizione, la storia e la cultura locale. Inizia la sua carriera suonando il Tamani (tamburo parlante), accompagnando il nonno nei suoi viaggi.Uno stile davvero inconfondibile cone delle melodie e ritmi della sua tradizione africana, fonde sonorità delle musiche nere occidentali come il jazz e il blues, reinterpretandole in una chiave decisamente originale. Sissoko divide questo progetto con il pianista e fisarmonicista Antonello Salis, in un incontro nel quale ognuno di loro cerca di riallacciare i legami con le radici della musica afroamericana, riattivando una serie di cortocircuiti storico musicali. La presenza di Salis non è assolutamente eccentrica, dal momento che il pianista sardo è per molti versi il più “fisico” ed africano dei jazzisti italiani e sa muoversi con eccezionale creatività sui sentieri delle improvvisazioni più ardite.
d MC ROTA