E' stato rimosso nella giornata odierna l'albero più famoso del mondo. Eppure tutta la città di Roma ne piange la sua rimozione ancorchè ne pianse la morte prematura avvenuta durante le festività natalizie. Napoli dal canto suo è preoccupata per le pessime condizioni in cui versa Sparicchio ( nome dell'abete della galleria Umbertio I di Napoli). Ma andiamo con ordine. L'albero romano è diventato meta di pellegrinaggio per tutti i romani che scherzosamente vogliamo manifestare la vicinanza della città alla sfortunato alberello che dalla lontana Val di Fienne e venuto a compiere il triste trapasso nella città eterna.
Spelacchio è diventato il simbolo di una città allo stremo tra immondizia ( copiosa in questo periodo natalizio) che galleggia per le strade complica anche il maltempo, con le strade allagate a causa di una usuale incuria a pulire le foglie dalle strade che intasano sistematicamente i tombini posizionati lungo le strade belle strade alberate di Roma. I romani, dunque con la consueta sagacia lasciano biglietti alcuni decisamente umoristici altri sentimentali. Tiene duro Spelaccio, Roma è con te, scrive Giorgio. Mentre Francesco si preoccupa che la raggi dopo l'insuccesso dell'albero di Natale lìanno prossimo non gli venga in mente di fare pure il presepe! Pero una coppia di spagnoli affigge a Spallacchio un foglietto dove i due si dichiarano amore per l'eternità - noi due per sempre - testimone la piazza e il brutto alberello. E ancora " Invoca la sepoltura di Spellacchio al Pantheon. Non se la passa bene, nemmeno l'albero di Napoli che, posizionato il 23, è stato trasfugato nella stessa notte( ecco perchè ribattezzato Sparicchio). Un prof. napoletano diche che il brutto albero, ormai, è una tradizione, come il presepe e gli struffoli. Il problema è che l'arbusto pende più della Torre di Pisa ma, a differenza di quello romano, è vivo e vegeto.
di MC ROTA