You are here: Home GUARDIA DI FINANZA: INAUGURATO L'ANNO DI STUDI 2017/2018 DI POLIZIA ECONOMICO-FINANZIARIA
L'anno di studi 2017/2018 della Guardia di finanza, che per la prima volta avrà una denominazione diversa quale "Corso di studi di Polizia Economico Finanziaria", è stato inaugurato con una maestosa cerimonia presso la Caserma “Gen. Sante Laria” a Roma. Tanti i grandi presenti all’evento, il Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Paolo Gentiloni, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Prof. Pier Carlo Padoan ed il Comandante Generale, Gen.C.A. Giorgio Toschi. Nel corso, della stessa cerimonia è stato anche presentato il calendario storico del Corpo, incentrato sulla formazione delle sue donne e uomini delle Fiamme Gialle.
Per la copertina 2018 dello storico calendario è stata scelta una foto che ritrae la storica uniforme del 1908 usata dagli Allievi Ufficiali del Corpo, giovani civili diplomati ammessi ai corsi ordinari presso la Reggia di Caserta, quando era ancora “fresca” la concessione delle “stellette a cinque punte”, simbolo di appartenenza alla famiglia della Forze Armate, avvenuta l'anno precedente.
Il filone della prima pagina è seguito in tutte le pagine del calendario che raccontano e ricordano tutti gli Istituti di Formazione del Corpo ripercorrendo, dalle origini fino ai nostri giorni, il cammino idealmente compiuto da ognuno di essi nell’offrire programmi formativi “flessibili, periodicamente rivisitati per fronteggiare le sfide poste da multiformi minacce, nel tempo sempre più insidiose e sempre meno circoscritte al solo ambito nazionale”.
Approfondite ricerche e studi hanno permesso di utilizzare dei testi curati nei dettagli, una selezione di fotografie che riproducono momenti di vita, del passato e del presente, delle Scuole delle Fiamme Gialle, per guidare il lettore, mese dopo mese, lungo un appassionante sentiero storico che racconta come con vigore il Corpo abbia da sempre continuato a investire sui propri uomini e donne, sulla loro professionalità e sulla capacità dei medesimi di contribuire personalmente alla crescita dell’Istituzione.Si parte dagli Istituti deputati ad assolvere il delicato compito della formazione di base e specialistica - l’Accademia di Bergamo e Roma - Castelporziano, la Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L’Aquila, la Legione Allievi di Bari, dalla quale, a loro volta, dipendono la Scuola Alpina di Predazzo (TN), la Scuola Nautica di Gaeta (LT), la Scuola Allievi Finanzieri di Bari e il Centro Addestramento di Specializzazione di Orvieto (TR) - sino a giungere alla struttura della GdF con il compito della post formazione e dell’aggiornamento professionale dei militari del Corpo, sede, tra le altre cose, dell’International Academy for Tax Crime Investigation dell’OCSE: si tratta dell’Istituto che, solo fino a ieri, prendeva il nome di Scuola di Polizia Tributaria.
Questa data, 21 Novembre,per l'inagurazione non è affatto un caso: a partire da oggi, infatti la denominazione dell’Istituto di alta qualificazione della Guardia di Finanza, la Scuola di Polizia Tributaria, cede il passo a quella più moderna di “Scuola di Polizia Economico-Finanziaria”. Ed è solo la prima tappa di un percorso che condurrà, allo scoccare del nuovo anno, al superamento della locuzione “polizia tributaria”. Dopo la Scuola di Polizia Tributaria sarà, infatti, la volta dei “Nuclei di Polizia Tributaria” che, dal 1° gennaio 2018, assumeranno il nome di “Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria”.
Non è solo una banale di restyling linguistico, spiega ill Corpo in una nota, le variazioni terminologiche in argomento rappresentano, infatti, anche sotto il profilo lessicale, una trasformazione progressista del Corpo che ha visto i compiti di polizia tributaria, per decenni espressione delle peculiarità e delle professionalità di un’Istituzione principalmente votata al contrasto dell’evasione dei tributi, delle frodi fiscali e del contrabbando, assorbiti, già con il D.Lgs. 68/2001, in quelli più ampi della polizia economica e finanziaria.
Anche nella nuova accezione, quindi, le attività tradizionalmente svolte dalla GdF in veste di polizia tributaria continueranno a occupare un ruolo centrale, affiancate dalle altrettanto rilevanti funzioni istituzionalmente attribuite alle Fiamme Gialle per contrastare gli sprechi di risorse pubbliche e per prevenire e reprimere gli illeciti che alterano le regole di funzionamento dell’economia, della concorrenza e del mercato, a presidio degli interessi dei consumatori e della collettività. Tra questi, in particolare, il riciclaggio di denaro sporco, la corruzione, l’accumulo di ingenti pratimoni di denaro da parte della criminalità organizzata e il finanziamento del terrorismo.
di MC ROTA