Al contrario di come pensavano i commercianti e gli albergatori, anche la prossima Pasqua non porterà molto turismo nella capitale. Giancarlo Mulas, presidente dell’Ente Bilaterale del turismo del Lazio, ha predetto un gran bel calo degli arrivi e delle presenze.
Sono state queste le sue parole: “Stando ai primi dati, negli alberghi e negli esercizi extra alberghieri della Capitale si prospettano 320.000 mila arrivi e 845.000 mila presenze con un calo rispettivamente del 2,12% e del 2,59% sullo stesso periodo del 2015. La contrazione più marcata si registra, però, negli alberghi: 226 mila arrivi e 556 mila presenze, rispettivamente -4,24% e -4,47% sulla Pasqua 2015″.
Uno dei tanti motivi da non sottovalutare è sicuramente la paura del terrorismo. Roma, centro della cristianità, è considerata da tutti "un", se non addirittura "il" presumibile bersaglio. Il ministro Franceschini affronta il problema affermando che uno degli scopi del terrorismo è cambiare lo stile di vita della popolazione mondiale e, in questo ambito, rientrano sicuramente i viaggi durante i periodi di festa. Non bisogna dargliela vinta, e i vari stati devono aiutare e incentivare i viaggi, garantendo una sicurezza vera nei confronti degli individui.
Si stima, quindi, che nemmeno il Giubileo riuscirà a cambiare le sorti della capitale, si aspettavano circa 22 milioni di persone in questo 2016, delle quali, qualcuna, già da ora, preferisce altre mete per le sue vacanze. Godono i romani che già si erano preparati alle metro stracolme e ad una città invivibile per la settimana santa.
Paradossali queste previsioni per una città come Roma, unica nel suo genere, ricca di cultura, con una storia millenaria, un museo a cielo aperto! Secondo le stime, però, non mancheranno i pranzi pasquali fuori porta, segni positivi, dunque, solo per albergatori e ristoratori nell’interland romano.
di MC ROTA