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Sanno che il loro futuro si va velocemente esaurendo e decidono di affrontarlo insieme.Guardano con curiosità e tenerezza alla vita confusa dei propri figli, all’entusiasmo dei giovani collaboratori di Mick, agli altri ospiti dell’albergo, tra cui un giovane attore ( Paul Dano) e un tipo che sembra tanto Maradona che con il suo sinistro ed una pallina da tennis fa cose da funanbolo, che sembrano poter disporre di un tempo che a loro non è dato. E mentre Mick si affanna nel tentativo di concludere la sceneggiatura di quello che pensa sarà il suo ultimo e più significativo film, Fred, che da tempo ha rinunciato alla musica, non intende assolutamente tornare sui propri passi.
Ma c’è chi vuole a tutti i costi vederlo dirigere ancora una volta, la regina Elisabetta per il tramite di un suo emissario che a tutti i costi vuol ascoltare le sue composizioni.
" Il tema dominante del film è sicuramente quello del tempo che passa - dice il regista Sorrentino - quello che abbiamo alle spalle e quello che ci resta da vivere è veramente l'unico tema, o almeno quello che interessa a me. il film si intitola giovinezza perché è il futuro che mi interessa, il futuro come uno spazio di libertà, una condizione dell'esistenza che non ha che fare con l'età anagrafica".
Ottima interpretazione del bravo attore americano Keitel, che esalta la prova del bravo regista napoletano, alle prese nel film con seri problemi di salute (problemi prostatici) che non riesce ad arginare e che lo porteranno a scelte per così dire abbastanza estreme.
A chiudere il punto di vista sull'età è l'ottantaduenne attore inglese, due volte premio Oscar: Caine "Quando ho visto il poster del film mi è venuto da piangere... - ha scherzato Caine - mostra quel che abbiamo perso e non tornerà più. Non ho problemi ad interpretare un personaggio anziano anche perché l'alternativa è interpretare un personaggio morto. Quello che si vede nel film è il mio corpo di ottantenne, è quello che ho. Ma è anche un modo per dire preparatevi, è quello che accadrà anche a voi".
Sulla scia della " Grande Bellezza" anche in questo film la musica oltre ai dialoghi la fa da padrona. la scena d'apertura si apre con la bella canzona "yuo got the love " eseguita da The Retrosettes Sister band e si chiude con la colonna sonora del film firmata da D. Lang " Simple Song" . Mi è molto piaciuto scrivere le musiche del film - dice il compositore- dal momento che il protagonista è un compositore, ho avuto la possibilità di comporre le musiche che M. Caine crea sul grande schermo, proprio davanti agli ochhi dello spettatore.
Firmato MC ROTA