Nel giro di due anni sorgono le prime abitazioni e la scalinata che riecheggia quella di Trinità dei Monti. Il quartiere, destinato ad ospitare gli operai dell’Ostiense, trae ispirazione dalle Città-giardino inglesi e tedesche e doveva diventare, come detto una colonia marina collegata ad Ostia. Rapidamente, mentre sul piano cittadino si accantona l’idea dello sviluppo marittimo, anche Garbatella cambia volto rispetto ai progetti iniziali. Alle palazzine di piccole dimensioni, con tante finestre ed orto, si aggiungono costruzioni più simili a moderni condomini, di quattro o cinque piani, poi le ‘case rapide’, una edilizia più intensiva ed una riduzione del verde. Non si rinuncia, però, ad affiancare agli spazi privati ampie aree pubbliche interne, stenditoi, cortili, lavatoi, né a mantenere uno stile curato e con tratti ampiamente scenografici. In tutte le diverse fasi edificatorie, fino al definitivo stravolgimento dell’impostazione originaria voluto per rispondere al bisogno di alloggi, visibile agli ‘alberghi’, si conserva la caratteristica di quartiere a misura d’uomo.
.E’ questa peculiare struttura urbana che rende Garbatella un caso unico nel pur vasto panorama degli insediamenti abitativi della Capitale. Essa ha favorito, in ogni momento, una intensa vita comunitaria, con occasioni di incontro nei giardini, nei lotti, nelle osterie, nei siti religiosi, nelle sedi politiche e associative. E’ qui che prendono forma alcuni aspetti chiari ed inequivocabili dell’identità territoriale, a più riprese rintracciabili: il legame con la tradizione popolare romana, l’appartenenza o la contiguità con il mondo operaio, elemento intrinseco e costitutivo, una connotazione culturale marcatamente antifascista, ora istintuale ora più legata ad universi valoriali.
Per quanto riguarda la genesi del nome , la tesi più accreditata e di assoggettare il nome ad un particolare tipo di coltivazione “a barbata” o “a garbata”, (appoggiando le viti ad alberi di acero o olmo) adottata nelle proprie vigne, da Mons.Nicolai proprietario della Tenuta dei Dodici Cancelli, situata sui colli di S.Paolo
Garbatella ha tante bellezze e diverse anime, radici piantate saldamente nel territorio ed occhi orgogliosi per guardare il mondo intero. Nel festeggiare i 95 anni tornano alla mente tanto il ruolo di primo piano spesso svolto nei momenti fondamentali delle vicende cittadine e nazionali, quanto le forme di partecipazione e protagonismo di prim’ordine espresse di continuo. Insieme, il pensiero va ai lunghi 95 anni ed alle attenzioni insufficienti, rispetto a quelle che sarebbero state necessarie, riservate a spazi pubblici e belle palazzine, messi a dura prova dal passare del tempo e dalla vita che vi scorre dentro; alla stringente necessità di approntare subito un Piano straordinario per la Riqualificazione e la Manutenzione di Garbatella; alla consapevolezza di aver bisogno di qualcosa di più di qualche ritocco e di qualche restyling limitato.
Confidando che si presto avviata da parte di tutti gli organi istituzionali una fase di cura straordinaria della Garbatella, che intende vivere da protagonista anche la storia dei prossimi 100 anni.
Auguri di cuore cara “ Garbatella”
Firmato MC ROTA