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Thursday, 05 February 2015 13:17

ASSENTEISMO VIGILI URBANI. NEL MIRINO CIRCA 600 CASI SOSPETTI

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Auto Polizia Municipale RomaNon solo le posizioni sospette dei 31 vigili urbani segnalate in procura nel rapporto firmato dal vicecomandante dei caschi bianchi. A finire sotto la lente dei magistrati, nell'inchiesta sull'epidemia di Capodanno all'interno del corpo della polizia municipale, saranno anche i loro colleghi che si sono ammalati e hanno presentato regolare certificato medico. Oltre 600 vigili urbani che si sono rivolti in massa al proprio medico curante in uno dei giorni di maggiore necessità per la città. E' proprio sulla veridicità dello stato di salute di ogni agente che vogliono fare piena luce gli inquirenti: verificare, ovvero, se effettivamente i medici abbiano visitato i pazienti e poi firmato un certificato medico. Se così non fosse, e le visite fossero state fatte solo sulla carta, i vigili potrebbero finire iscritti nel registro degli indagati. Una posizione, la loro, a cui si legherebbe anche quella dei professionisti firmatari del documento medico.



Con queste premesse è partita l'inchiesta dei pm Stefano Fava e Nicola Maiorano, affidatari del fascicolo da due giorni. Dopo aver analizzato il dossier redatto dal vicecomandante della polizia municipale Raffaela Modafferi, che segnalava 31 certificati medici sospetti, i magistrati non hanno messo paletti: esclusi gli agenti che si sono assentati per andare a donare il sangue la mattina del 31 dicembre e chi ha usufruito del permesso concesso per avere un parente disabile in famiglia (come stabilito dalla legge 104 del 1992) le verifiche scatteranno per tutti gli altri. 

Al momento l'inchiesta è ai primi passi e i pm ancora non hanno iscritto alcuna persona nel registro degli indagati. All'indomani dell'assenza di massa, in procura, era stato aperto un primo fascicolo sulla base degli esposti sottoscritti dalle associazioni dei consumatori. Poi era scattata l'inchiesta interna del corpo di polizia municipale, conclusasi con un rapporto di nove pagine consegnato al procuratore capo Giuseppe Pignatone e all'aggiunto Francesco Caporale. All'interno del dossier si individuavano le prime responsabilità, anche se si sottolineava l'impossibilità di effettuare un'indagine esaustiva: "E' impossibile con i ristretti strumenti di questa indagine interna  -  si legge nelle conclusione del documento  -  superare la presunzione di affidabilità". Ad ogni modo i vertici della municipale avevano individuati 31 posizioni sospette ed era emersa anche l'ipotesi di una regia interna che avesse mosso i fili di un'estesa protesta di natura sindacale. Fra le posizioni sospette erano emersi casi di medici che avrebbero firmato i certificati esonerando dal lavoro i vigili fino a due giorni prima delle visite effettive. Addirittura, un certificato medico, sarebbe stato firmato all'interno di un albergo. 

Di pari passo con l'inchiesta della magistratura è andata anche l'indagine dell'Autorità garante sugli scioperi. Molte le audizioni nelle quali sono stati ascoltati i rappresentanti delle sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Fra i vari temi i commissari hanno voluto approfondire la riunione sindacale dei caschi bianchi del 29 dicembre alle ore 14. Un'ora dopo questo incontro, infatti, erano iniziati ad arrivare i primi certificati medici. E proprio su questo collegamento dovrà fare piena luce l'authority e stabilire se la riunione e l'epidemia fra i vigili urbani siano collegate. L'esito dell'indagine potrebbe già arrivare entroi fine mese. La settimana proppima saranno conviocati gli altri du esindacati, Csa-Ospol e Diccap-Sulpl. Se sia stato sciopero bianco o meno, se ci siano sanzioni da comminare e lettere disciplinari da inviare, potrebbe già arriverà entro fine mesi

Firmato MC ROTA

Read 624 times Last modified on Thursday, 05 January 2017 15:30
Maria Cristina ROTA

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