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Monday, 17 March 2014 16:04

RISANAMENTO ATAC. PREVISTI RISPARMI PER OLTRE 32 MIL DI EURO

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AMA ROMA«Risparmi per 32 milioni di euro nel 2014. Dopo la trasparenza, con la pubblicazione on line degli stipendi dei dirigenti e dei quadri (questi ultimi da venerdì scorso), adesso all’Ama arriva la scure sui costi. Provvedimento fortemente voluto dal Campidoglio e programmato dalla sua spending review. Una voce importante del pacchetto risparmio sarà la riduzione degli stipendi

dei dirigenti e dei quadri. La prima già effettuata, pari al 10% e al 5% a seconda delle retribuzioni percepite, la seconda in arrivo, a gran voce richiesta dai sindacati Cgil Funzione pubblica e Uil, scandalizzati specialmente dagli importi da capogiro dei sei quadri assunti per chiamata diretta nell’era dell’ex ad Franco Panzironi. Per ridare credibilità all’azienda e trovare nuove risorse per gestire la partita rifiuti a Roma, l’Ama punta anche al recupero dell’evasione e dell’elusione della Tari, per un importo complessivo nel 2014 di 12 milioni di euro. Un’operazione che verrà effettuata incrociando le banche dati delle utenze del gas, dell’elettricità e dell’acqua con quelle dell’Ama». «Il Campidoglio lo conferma ancora: fino al 31 dicembre non ci sarà alcun aumento della tariffa sui rifiuti. Tariffa che assicura all’Ama 700 milioni di euro all’anno, come stabilito nel contratto di servizio con il Comune. Per arrivare al risparmio di 32 milioni la municipalizzata ha programmato un articolato piano di interventi: scure sui superminimi dei quadri, rivisitazione dei contratti di fornitura e di polizze assicurative, riorganizzazione delle funzioni all’interno dell’azienda, diminuzione dei tempi di fermo dei mezzi che rimangono bloccati e quindi improduttivi nei depositi per piccoli guasti, aumento della produttività. Una trasformazione concordata passo passo con i sindacati, che finora guardano con favore alla discontinuità annunciata dal nuovo management. L’Ama ha presentato il suo piano risparmio al pool delle otto banche creditrici, che nel 2009 hanno prestato all’azienda 650 milioni di euro, intascando la loro approvazione. Stamattina il sindaco Marino incontrerà gli operai in azienda. Contro gli stipendi secretati era scesa in campo la stessa segretaria generale della Cgil Susanna Camusso che aveva lanciato il suo pubblico j’accuse contro la mancanza di trasparenza dell’azienda, chiedendo di fare pulizia. Con il nuovo cda di tre persone anziché di cinque sono arrivati i primi segnali di cambiamento: il cda adesso costa 79mila euro l’anno anziché 500mila, lo stipendio lordo del nuovo ammini-stratore delegato che è anche presidente, perché gli altri due membri del cda sono già dipendenti Ama. Meno dei sei quadri assunti sotto l’ex ad Panzironi, finito sotto inchiesta per Parentopoli, che superano i 90mila euro lordi. Il pacchetto dei destinatari di stipendi da capogiro è formato dall’ex squadrista Stefano Andrini, Luca Panariello e Fabrizio Mericone, che percepiscono più di 95mila euro, da Giancarlo Santinelli (ex Unire, da dove proviene anche Panzironi), Patrizia Caracuzzi (ex Unire e segretaria particolare di Panzironi), Fabio Massimo Fumelli, già ex dirigente licenziato da Ama».

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