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Friday, 14 February 2014 13:45

RIMPATRIATI I 15 EMIGRANTI CHE SI CUCIRONO LA BOCCA PER PROTESTA AL CIE DI PONTE GALERIA

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Ponte Galeria CIEI quindici nordafricani che lo scorso dicembre si cucirono la bocca per protesta al Cie di Ponte Galeria, a Roma, stanno per essere rimpatriati nel loro paese. A diffondere la notizia è il garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni. "Tutti hanno fatto promesse, ma alla fine si sono tutti dimenticati di loro", dice. I primi quattro immigrati sarebbero già stati espulsi,

ora si attende il rimpatrio per gli altri. In due casi si tratta di rimpatri ordinari, in altri due casi invece si tratta di ragazzi marocchini che hanno partecipato alla protesta e che verranno espulsi dall'aeroporto di Fiumicino. E anche dall'interno del Centro viene confermata la notizia di alcuni rimpatri questa mattina.

"Questi immigrati sono costretti ad un atroce gioco dell'oca. Sono emigrati dalla loro terra passando per la Libia e finendo prima a Lampedusa e poi qui a Ponte Galeria. Adesso il ritorno a casa, senza aver commesso reati" è la denuncia del Garante. "Tutti hanno fatto promesse senza mantenerle - continua -. Ora sono stati espulsi perché considerati indesiderati sul territorio italiano".

“Non ci hanno permesso nemmeno di salutarli, sono entrati e in pochi minuti li hanno portati fuori”, racconta stamattina I., uno dei reclusi del Cie, secondo la testimonianza raccolta dal sito DinamoPress. “Erano giunti nelle settimane scorse da Lampedusa - racconta ancora I. - e pochi giorni dopo il loro arrivo a Ponte Galeria si erano cuciti la bocca”. 

E domani, proprio davanti al Cie di Ponte Galeria, è prevista una manifestazione dal titolo "Mai più Cie". Due gli appuntamenti: alle 14 alla stazione Ostiense o alle 15 al Parco Leonardo. Un corteo convocato dopo l'ennesima strage nel Mediterraneo, il video shock dei reclusi di Lampedusa, la presenza quantitativamente massiccia dei migranti nelle lotte sociali dell'autunno romano e la protesta delle "bocche cucite" di questo inverno. In piazza ci saranno movimenti, attivisti, centri sociali, studenti, occupanti dei palazzi abbandonati, esponenti del mondo dell'associazionismo, determinati a chiedere la chiusura dei Centri di identificazione ed espulsione e a porre fortemente l'attenzione sul tema dell'immigrazione e dei rimpatri. 

Read 913 times Last modified on Friday, 14 February 2014 13:57
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