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MARINO COMPATTA LA SUA MAGGIORANZA. NOMINA CORDINATORE DEGLI ASSESSORI



Ignazio Marino ad inizio del nuovo anno sembra voler serrare le fila della sua squadra, che da ieri ha un coordinatore, e cerca di rinsaldare i rapporti, non sempre idilliaci, con il Pd. Per un 2014 all’insegna della concertazione e per allontanare definitivamente lo spettro di un rimpasto che i rumors dicono aleggiare su Palazzo Senatorio e che l’opposizione vede sempre più vicino. Stop quindi a «ricostruzioni giornalistiche fantasiose» – come le ha definite il sindaco -, alle «fughe di notizie», ora è tempo di agire per il chirurgo dem. E anche per questo è stato decisa una gestione più severa degli accessi della stampa in Campidoglio. Incisività e concertazione. Queste le due ‘keyword’ su cui il primo cittadino vuole puntare. Soprattutto per affrontare la sfida bilancio. Una volontà che si traduce concretamente anche nella scelta di affidare alla sua storica collaboratrice Alessandra Cattoi, titolare della delega alla Scuola, il ruolo di ‘coordinatrice degli assessorì. Marino intanto dopo aver incontrato ieri sera il segretario romano Lionello Cosentino oggi ha ricevuto la visita in Campidoglio del presidente dell’assemblea dei dem Gianni Cuperlo. Una «chiacchierata tra vecchi amici» – «Marino mi ha parlato dei suoi progetti – racconta Cuperlo – È appassionato e davvero innamorato di questa città. È un sindaco formidabile» – ma soprattutto un’occasione per parlare delle future sfide della Capitale, in particolare su aree quali trasporti, rifiuti, cultura, sociale. E il chirurgo dem e la sua amministrazione incassano il «pieno sostegno del Pd»: «Abbiamo discusso di alcuni temi strategici – spiega Marino – come il confronto con il Governo e il pieno riconoscimento, anche da un punto di vista economico, dei poteri di Roma Capitale». E nelle prossime settimane, secondo quanto si apprende, ci sarà anche un incontro con il neosegretario Matteo Renzi. E durante la serie di faccia a faccia del sindaco di inizio d’anno il Campidoglio si ‘blindà alla stampa. Da ieri le porte di Palazzo Senatorio sono chiuse ai giornalisti. Una decisione che sembrerebbe essere stata presa per evitare ‘fughe di notiziè, che tanto hanno infastidito il sindaco Ignazio Marino. Serve una maggiore discrezione, anche per evitare che sulle pagine dei giornali non finiscano le schermaglie tra gli assessori, come quella tra Daniela Morgante e Guido Improta. «Le porte di Palazzo Senatorio non sono e non saranno mai chiuse ai giornalisti – spiegano dall’ufficio stampa del chirurgo dem. Ma intanto l’opposizione attacca: e mentre il capogruppo di Fdi Fabrizio Ghera parla di »bavaglio alla stampà il vicepresidente dell’assemblea capitolina Giordano Tredicine (Pdl) dice «Marino sta facendo calare una cortina di ferro tra un Palazzo Senatorio sempre più in stile nordcoreano e la città, che ha il diritto ad essere informata tramite il prezioso lavoro dei giornalisti». E poi parla di una «profonda frattura nella giunta e di un rimpasto »sempre più vicino« dopo la nomina della Cattoi e l’incontro urgente richiesto da Sel al sindaco. Ma in Campidoglio la giustificazione è di garantire la ‘riservatezzà degli incontri privati del primo cittadino e dei suoi assessori. Una delle ipotesi allo studio è una modalità d’accesso simile a quella utilizzata alla Camera dei deputati e al Senato: quindi una lista di giornalisti accreditati con dei pass ‘fissì.
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