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Tuesday, 17 May 2011 09:16

Eseguite dalla Squadra Mobile di Roma Featured

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shutterstock 62287648-04-2Eseguite dalla Squadra Mobile di Roma nella mattinata odierna 10 provvedimenti di fermo emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia al termine di un’articolata attività d’indagine effettuata nei confronti di un sodalizio criminale

dedito al traffico di cocaina, riconducibile alle consorterie ROMAGNOLI e GALLACE, operanti nel quartiere “Casilino” (zona “Torre Maura”), nel quartiere S. Basilio ed aventi ramificazioni e basi logistiche sul litorale laziale di Anzio-Nettuno, ove sia la cosca calabrese dei GALLACE che quella romana dei ROMAGNOLI si sono insediate da diverso tempo.

Le indagini effettuate hanno confermato l’operatività della cosca GALLACE, originaria di Guardavalle (CZ), sul litorale pontino.

Nel corso dell’indagine, corroborata da intercettazioni telefoniche ed ambientali e da delicati e mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento a carico dei principali indagati, sono stati raccolti numerosi ed importanti elementi di prova a carico dell’organizzazione criminale facente capo alla famiglia di Umberto ROMAGNOLI, imparentata con la famiglia GALLACE.

Nella circostanza si rileva che Bruno GALLACE di 41 anni, pluripregiudicato, legato all’omonima cosca ‘ndranghetista’ è il convivente di Francesca ROMAGNOLI (figlia di Umberto).

Entrambi sono risultati essere i referenti sul territorio romano di trafficanti calabresi, grazie ai quali rifornirebbero il mercato locale attraverso l’operato degli altri membri della famiglia ROMAGNOLI.

E’ stata accertata la sussistenza di un “pactum sceleris” statuito tra Umberto ROMAGNOLI e Bruno GALLACE sin dagli anni ‘90 concernente altresì la predilezione di canali esteri, in particolare la Spagna, per l’approvvigionamento della sostanza stupefacente destinata al mercato della capitale.

Entrambi i promotori dell’associazione per delinquere hanno poi ampliato l’apparato strutturale attraverso l’affiliazione di altri membri della famiglia. Proprio il legame familiare che contraddistingue l’organigramma dell’associazione malavitosa ha rafforzato la stessa consentendone maggiore snellezza e dinamicità, nonché una facile distribuzione degli utili.

Dalle indagini sono emersi gli atteggiamenti fortemente intimidatori dei soggetti apicali nei confronti dei “soci morosi”, nonché la disponibilità di armi e munizioni che confermano lo spessore criminale del sodalizio.

Read 14463 times Last modified on Tuesday, 15 October 2013 10:00

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