presentato ieri martedì 22 a Roma, il Lazio è tra le regioni che hanno il più alto rapporto tra personale sanitario e posti letto; eppure la regione è al contempo, in testa alla classifica delle aree con maggior numero di casi di malasanità.
«CONFRONTO IMPIETOSO» - Nelle Regioni con i conti della sanità più in rosso il rapporto tra medici e posti letto mostra «incongruenze evidenti» - sottolinea la Commissione - fino al luglio 2012 guidata da Leoluca Orlando - il confronto con le regioni del Nord è «impietoso»: si passa da circa 6 medici ogni 10 posti letto effettivi in Friuli Venezia Giulia, provincia autonoma di Trento e Marche, agli 11,3 medici ogni 10 posti letto nel Lazio. Stanno peggio solo Sicilia (12 camici bianchi ogni 10 letti) e Basilicata (11,8). Meno medici in Calabria (11,1 ogni 10 letti).
CASI MALASANITA' - Quanto ai malfunzionamenti e alle omissioni che hanno portato a ben 570 presunti casi di malasanità in tutta Italia (400 conclusisi con il decesso del paziente) dall'aprile 2009 al dicembre 2012, secondo la Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario - ora presieduta dal ginecologo e docente Antonio Palagiano - il Lazio è fra le 3 regioni ai primi tre posti nella classifica delle «peggiori», tre territori che da soli totalizzano più della metà degli eventi. Negli ospedali delle 5 province laziali sono stati - tra 2009 e 2912 - 63 gli «incidenti» classificabili come casi di malasanità, con 42 decessi; la situazione è più grave soltanto in Sicilia (117 casi con 84 decessi) e Calabria (107 con 87 decessi).