si confermano tutte le inquietanti connessioni che esistono nella Capitale tra gli ambienti neofascisti e quelli della criminalità organizzata. Legami che probabilmente andrebbero approfonditi dalla magistratura anche per comprendere una serie di episodi di cronaca nera che si sono verificati in città in questi ultimi anni. Non è un mistero che alcuni casi che hanno insanguinato la Capitale, dal 2010 ad oggi, abbiano visto, come denominatore comune, il coinvolgimento di ex militanti dei Nar”. E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico romano del Prc-Federazione della Sinistra e presidente del Consiglio del Municipio Roma XVII.
“Ricordiamo – continua Barbera - che Fabio Giannotta, già arrestato per la tentata rapina nel 2007 con un carro attrezzi lanciato contro la vetrina di Bulgari, non è uno sconosciuto, ma una vecchia conoscenza negli ambienti neofascisti della Capitale. Fabio Giannotta è figlio di Carlo, ex responsabile della sezione dell’ex Msi di Acca Larenzia, attualmente indagato nell'ambito dello strano agguato avvenuto mesi fa, nei confronti dell'ex Nar Francesco Bianco, coinvolto nella parentopoli romana”.
“Quello che è altrettanto inquietante – conclude Barbera - sono però anche i legami che continuano ad emergere tra questi personaggi e il centrodestra romano. Fabio Giannotta, infatti, è anche il fratello di Mirko Giannotta che attualmente dirige l’Ufficio Decoro dell’Ama, azienda municipalizzata del Comune di Roma. Ricordiamo che tale incarico, avvenuto sotto la gestione Alemanno, fu fortemente contestato per il passato burrascoso di Mirko Giannotta, compresa anche una condanna in rito abbreviato ad un anno e otto mesi, nel 2005, per rapine a banche e gioiellerie”.