La metro B1 inaugurata solo lo scorso 13 giugno sembra nata vecchia. L’intervallo con cui passano i treni è ben al di sopra degli otto minuti: è arrivato a circa 1 ora. I treni disponibili sulla tratta sarebbero dovuti essere 27 di cui 19. di vecchia generazione: a conti fatti i treni nuovi sono 8 e per ora percorrono la linea solo 20 treni. Già durante la fase di pre-esercizio non pochi erano stati i problemi (scambi che non funzionavano bene, pochi treni e personale in agitazione). La fretta con cui è stata inaugurata la linea B1 la dice tutta su una situazione di totale confusione e poca consapevolezza da parte dell’amministrazione capitolina. L’amministratore delegato Atac seguitando la monotona e negativa campagna denigratoria, fornisce sempre la stessa versione: “sciopero selvaggio da parte dei macchinisti”.. addirittura minaccia: "pronti a denunciarli" .. " sono fuori dalla storia, ora basta" e continua “si tratta di moral suasion”. Ma a quale “storia” e “moral suasion” si riferisce l’A. D. Tosti? Sembra abbia dimenticato, troppo in fretta, lo scandalo PARENTOPOLI. Indubbiamente se non fossero state confezionate tutte quelle assunzioni “ad personam”, costate care all’azienda, si sarebbe potuto investire di più sulla sicurezza ed ora non ci troveremmo in queste condizioni. E’ da tempo che i lavoratori hanno espresso profonde perplessità sul piano industriale attuato da ATAC, un piano che non tiene conto delle loro numerose segnalazioni sui tagli agli investimenti destinati alla messa in sicurezza dei mezzi, sugli incessanti turni di servizio a bordo dei treni che mettono a rischio la loro sicurezza e quella degli utenti. “Ora Basta”! Si, ma Basta a proclami e minacce verso il personale, basta a sterili polemiche. L’amministratore Atac, ing. Tosti si adoperi in maniera concreta assieme alle OO.SS. per appianare le questioni sul tavolo riguardanti la sicurezza per la tutela dei lavoratori e degli utenti. Meno “moral suasion” e più dialogo. Questo quanto dichiarata dal consigliere MG Auini di SEL, ma anche il Pd è abbaranza critico per bocca del suo segretario cittadino. Mentre Alemanno minaccia la linea dura, " Non ci faremmo intimidire da nessuno a danno dei cittadini di Roma......... ma dove stava Lui quando si consumava la tangentopoli romana.