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Wednesday, 06 July 2011 10:30

Villa Celimontana . il programma dal 7 al 10 luglio

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PROGRAMMA 7 – 10 LUGLIO 2011

TUTTI GLI SPETTACOLI INIZIANO ALLO ORE 22

 

7 gio         ingresso: 20 euro; rid. 18  (musica & teatro)

“COATTO UNICO SENZA INTERVALLO" Regia: Giorgio Tirabassi                

Giorgio Tirabassi, voce recitante

Daniele Ercoli, contrabasso

Giovanni Lo Cascio, percussioni

Scritto con: Daniela Costantini, Stefano Santarelli, Loredana Scaramella e Mattia Torre.

Light designer: Carlo Cerri

Direttore di scena: Freddy Proietti

 

Nato ormai dieci anni fa, lo spettacolo, per una precisa scelta, non è mai stato rappresentato nei teatri tradizionali, ma solo in spazi appositamente allestiti nelle varie periferie romane e nel carcere di Rebibbia dove, per l’occasione, è stata realizzata una versione in home-video distribuita da “L’Espresso”. COATTO UNICO, dunque, non è mai uscito da Roma, proprio come spesso accade ai personaggi che racconta, i “coatti” veri, che trascorrono tutta la vita nello stesso quartiere, con gli stessi amici e allo stesso bar di sempre, dove fanno le stesse battute e ridono delle stesse cose, eterni come la città di cui sono parte integrante, al pari del Colosseo e di San Pietro.

E anche GIORGIO TIRABASSI, che dello spettacolo è autore ed interprete, nonostante il successo della fortunata serie televisiva “DISTRETTO DI POLIZIA” e di “BORSELLINO”e de “I LICEALI”, non ha mai smesso di essere profondamente “dentro” la sua città e di continuare a scattare istantanee ironiche e spietate di alcuni esempi di varia umanità in cui ciascuno può riconoscersi.

Dando, da solo in palcoscenico, vita e voce a molteplici personaggi: dal “tossico” che ironizza sulla sua difficile quotidianità, all’evasore fiscale arrogante e strafottente; da “Nello” e “Rufetto” due maldestri ed esilaranti rapinatori, ad un padre alle prese con le domande incalzanti e, talvolta, imbarazzanti, del figlio. Per questo il nuovo titolo di COATTO UNICO… SENZA INTERVALLO. Perché, pur presentando storie e situazioni in gran parte nuove rispetto alla precedente versione, lo spettacolo ha conservato lo stesso spirito e la stessa irresistibile e divertente freschezza degli esordi.

La città è Roma, ma potrebbe essere qualunque grosso centro o cittadina con relativa periferia, con tutto quello che la periferia può ospitare: condomini alla “Orwell”, campi nomadi, discariche, mezzi pubblici fantasma, ecc. COATTO UNICO… SENZA INTERVALLO può far sorridere e anche riflettere il pubblico di qualunque parte d’Italia e di ogni età, con le sue conversazioni rubate in un bar, su un autobus affollato o in un grande magazzino nelle ore di punta, con il disagio urbano narrato attraverso i suoni del blues, dello stornello e del rap, da un cantante di strada come se ne vedono molti nei sotterranei della metropolitana e nelle piazze. Per la circostanza, in questo percorso musicale, che fa da contrappunto a tutto lo spettacolo, Giorgio Tirabassi sarà accompagnato sulla scena da Daniele Ercoli al Contrabasso e Giovanni Lo Cascio alle Percussioni.

COATTO: aggettivo: imposto per forza o per provvedimento di una pubblica autorità.

DOMICILIO COATTO: provvedimento con il quale si tenevano lontani dal loro ambiente abituale gli individui che dimostrassero tendenza a delinquere o a turbare la sicurezza pubblica (dal dizionario Devoto-Oli).

In psichiatria

IDEA COATTA: ogni fenomeno di ideazione anormale che il soggetto riconosce come tale ma da cui non sa liberarsi. Nell’uso quotidiano, l’aggettivo si è esteso a chiunque mostri un atteggiamento bullo, invadente, volgare. Detto con superiorità a qualcuno, è una constatazione di diversità sociale, economica e culturale.

 

8 ven       ingresso: 10 euro; rid. 8     (musica & poesia)

“CAVALIERI SCOLPITI TRA LE NOTE DEL JAZZ”

 Eugenia Serafini, voce

Gabriele Coen, sax

con Lutte Berg,, chitarre

Andrea Avena, contrabbasso

 

Eugenia Serafini poeta-performer-scultrice, esercita l'arte totale come espressione di indagine creativa della conoscenza e forma di autoeducazione.  L’artista narrerà storie e poesie ispirate alle sue opere incastonate tra le note della più suggestiva musica jazz del trio del noto sassofonista Gabriele Coen.  All’interno del parco di Villa Celimontana, oltre all’esposizione dei suoi “Cavalieri nel vento”  verrà allestita una mostra dal titolo “La Sirenetta” .

 

Eugenia Serafini, già docente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e ora docente di Disegno creativo all’Università della Calabria, è artista di esperienza internazionale. Ha esposto negli U.S.A., in Egitto, Romania, Macedonia, Francia, Brasile, Lituania. In Italia, oltre alle numerose personali, citiamo le seguenti presenze: A.R.G.A.M.-Primaverile Romana 2005, Premio Michetti 2003, Premio Italia per le Arti Visive 2001, Premio Sulmona 1997.

Poeta-performer ed installazionista, esercita l'arte totale come espressione di indagine creativa della conoscenza e forma di autoeducazione. Dirige la Collana di Libri d'Artista delle edizioni Artecom, da lei fondata e voluta.

Da G. DI GENOVA, Storia dell’Arte Italiana del ‘900, generazione anni quaranta, tomo 1°, Bologna 2007 :“… Eugenia Serafini, vera viandante nella poesia, in cui ha scritto versi contro la guerra, e nella performance, ambito prediletto in cui ha creato installazioni, ambienti ed eventi di varia natura, mescolando pittura, poesia, musica, scrittura, declamazione, gestualità, sia corporale che pittorica, racconti, ricordi (anche di Giorgiana Masi), allusioni al sacro, eat-art e tante altre cose, confermando il credo sinestetico come un programma, oltre che di arte, di vita.” Giorgio Di Genova

 

Sassofonista, clarinettista, compositore, Gabriele Coen si dedica da circa quindici anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europea, svolgendo un'intensa attività a livello nazionale e internazionale. E’ fondatore dei KlezRoym - la più nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico - con cui ha inciso cinque dischi per l'etichetta CNI (Klezroym - 1998, Scenì - 2000, Yankele nel ghetto – 2002, Klezroym – 2003, Venticinqueaprile (2007)).

Come leader porta avanti  due progetti: Gabriele Coen “Jewish Experience” una delle formazioni più tipiche del jazz contemporaneo come volano di un viaggio musicale in cui si reinterpreta in chiave jazzistica il repertorio  popolare ebraico, attraverso composizioni originali, brani klezmer e sefarditi (ebraico-spagnoli). Del  2009 e’il  primo disco intitolato “Golem”, per ALFAMUSIC, DISTRIBUZIONE EGEA. Ad agosto 2010 è uscito il nuovo disco  AWAKENING prodotto da John Zorn per la Tzadik,  la prestigiosa etichetta discografica newyorchese.

Con il progetto  Gabriele Coen  “Atlante Sonoro” nel 2004 è uscito il primo cd intitolato “Duende”(CNI-RAITRADE) accolto con grandissimo favore dal pubblico e dalla critica specializzata e nel 2006 il loro secondo cd “Alhambra” (CNI-RAITRADE).

 

9 sab        ingresso: 15 euro; rid. 12  (musica & teatro)

IMAGINAPLES (NAPOLI INCONTRA IL MONDO)

Concerto a due voci con Ottavia Fusco e Enzo Decaro

Arrangiamenti e Direzione musicale di Cinzia Gangarella

Allestimento scenico di Antonio Mastellone

Coordinamento artistico di Riccardo Reim

Musicisti : Mario Rivera, basso; Giovanna Famulari; violoncello;  Gilberto Pilastri, percussioni,

Claudio Romano, chitarra, mandola e mandolino, Francesco Consaga, fiati, Cinzia Gangarella, tastiere.


Con questo spettacolo, Ottavia Fusco ed Enzo Decaro, grazie all’universalità della tradizione partenopea, coniugheranno felicemente - seguendo un fil rouge a scatola cinese, dove ogni cosa ne contiene un’altra – Imagine con Napul’e’, Besame mucho con Maruzzella, Only you con Voce ‘e notte…  Un grande omaggio d’amore a Napoli e alla sue eterne canzoni.

 

            …Da una sala di registrazione giungono al nostro orecchio (che si tratti di un bizzarro disguido?...) due voci che si intersecano su celebri melodie napoletane, ma anche (e ci arrivano impreviste e dolci, simili a raffiche di scirocco o stupefacenti come certi lampi della memoria), altre note che, magari entrando timidamente, prendono con autorità il sopravvento; note lontane nel tempo e nello spazio: origini, tradizioni, sonorità, ritmi a prima vista diversissimi e apparentemente inconciliabili ma che pian piano, riannodando le tracce di una sottile filigrana, finiscono per fondersi in un unicum coeso e coerente…

Ottavia Fusco ed Enzo Decaro ci stanno facendo scoprire – mentre anche loro stessi lo scoprono con arioso divertimento - che, grazie all’universalità della tradizione partenopea, è possibile coniugare felicemente, - seguendo un fil rouge a scatola cinese, dove ogni cosa ne contiene un’altra – Imagine con Napul’e’, Besame mucho con Maruzzella, Only you con Voce ‘e notte…

ImagiNaples, insomma: ovvero la canzone internazionale e Napoli che si incontrano sovrapponendosi di continuo in fluide e immaginarie stratificazioni per acquistare, reciprocamente, una fisionomia altra.

La voce di Napoli è coniugabile – naturalmente coniugabile – con le nenie levantine e con il rock, con il jazz e i ritmi sudamericani, con il confidential da night-club e la banda domenicale, con il  blues e il kabarett mitteleuropeo, con la poesia del più sofisticato chansonnier e la canzonetta festivaliera…  Ed è un percorso intricatissimo, un gomitolo impossibile da dipanare, dove, inevitabilmente, le tracce più disparate riconducono allo stesso punto…: occorre abbandonarsi, come qui, a ogni più libera associazione, ogni più – in apparenza – stravagante accoppiamento, ritrovando sconcertanti “parentele” che, come tante cartine al tornasole, avvalorano e confermano gli esperimenti più azzardati.

Meglio dunque affidarsi alle voci di Ottavia Fusco ed Enzo Decaro quali compagni di strada inaspettati e sorprendenti che in questo “concerto a due voci” si rincorrono in una sorta di linguaggio sospeso tra il gramelot e l’esperanto, in un frenetico “giro per il mondo in 80 minuti” dove le tappe, indifferentemente, portano i nomi  di Bang Bang e Terra mia, Milord e Malafemmena, Don’t cry for me Argentina e Lacrime Napulitane, Goldfinger e O’ malamente, My way e ‘Chiove… Senza alcuna forzatura o faziosità.

Ascoltare per credere. E per innamorarsene.

 

 

10 dom   Ore 12: ingresso gratuito

La Compagnia densa presenta: I BAMBINI SALVANO IL MONDO!

Il Cavaliere Splendido Splendente arriva sulla Terra dal pianeta Arcobaleno per salvare il destino dei suoi abitanti! La terra è sporca e inquinata e se i bambini di oggi capiranno cosa fare, un giorno, in futuro, potranno dire di aver salvato il nostro caro pianeta. "Partire dalle piccole cose per arrivare ad ottenere grandi risultati"! Un coinvolgente musical per bambini per parlare, in modo leggero e divertente, della raccolta differenziata, dell’energia alternativa e della situazione del nostro pianeta. E un incontro con gli Imperatori dei "regni oscuri" che il cavaliere Splendido Splendente decide di coinvolgere in una grande, allegra conferenza: Immondizia Puzzolente, Petrolio Turbomotore, Motosega Rotante e Nuvola nera.

 

Ore 22    ingresso: 15 euro; rid. 12                     (teatro & musica)

NERO - Nerone, 12 ottobre 64 d.C  : Regia: Lorenzo Gioielli

Amanda Sandrelli - Agrippina

Davide Nebbia - Nerone

Oriana Mirruzzo - Poppea

Lorenzo Gioielli – Servo cristiano

 Musica: Riccardo Biseo pianoforte

Regista assistente: Virginia Franchi

 

Nerone, sua madre Agrippina, Poppea e uno schiavo cristiano, Flavio, raccontano cos’è accaduto la notte del 12 ottobre del 64 d.c., vigilia della crocifissione di Simone detto Pietro, un ex pescatore ebreo seguace di Gesù.

           

Villa Celimontana e l''associazione Lyras propongono lo spettacolo "NERO. Nerone, 12 ottobre 64 d.C.”, una lettura scenica dell’omonimo testo di Lorenzo Gioielli, impreziosita dalle musiche composte dal vivo da Riccardo Biseo.

Sulle orme della Storia recitano gli attori Amanda Sandrelli, Davide Nebbia, Oriana Mirruzzo e lo stesso Gioielli (rispettivamente nei ruoli di Agrippina, Nerone, Poppea e Flavio), domenica 10 luglio alle ore 22, a Villa Celimontana nell'ambito della XVIII edizione del Villa Celimontana Festival.

Nero” racconta un’altra notte della storia dell'Impero Romano in un momento apparentemente meno nevralgico dell'assassinio di Cesare ma gravido di una futura, estrema rivoluzione del pensiero stesso del mondo antico.

Un'altra notte in cui è chiaro che la Storia è impossibile da percepire nel momento stesso in cui accade, ma qualcuno, a volte intuisce la grandezza degli avvenimenti a cui assiste o partecipa. Un'altra notte in cui si comprende che la Storia non è un lungo racconto senza significato.

 

È la vigilia dell'esecuzione di un ex pescatore ebreo diventato seguace di Gesù Cristo e quindi accusato, con tutti gli appartenenti alla sua setta, i cristiani, di aver provocato in luglio lo spaventoso incendio di Roma. È solo una nota a piè di pagina della storia dell'Impero Romano ma causa, nella notte, insospettabili conseguenze. Donne del popolo e matrone, uomini che vivono d'espedienti e senatori, hanno tutti un parere, tutti un'idea, tutti condividono la curiosa sensazione che sta per accadere qualcosa d'irreversibile che trascinerà l'Impero con sé. Non domani, forse, non fra cento anni, ma prima o poi il mondo cambierà totalmente. E questo cambiamento sarà causato da quel profeta ebreo morto trent'anni prima, Gesù, e dai suoi seguaci. Tutti lo avvertono, non per una vera e propria coscienza storica degli avvenimenti, ma perché la setta dei cristiani è davvero singolare, quello che dicono non è solo pericoloso ma anche affascinante, come un incanto a cui si può sfuggire solo con difficoltà. Tutti ne parlano, perfino Nerone e sua moglie Poppea ne discutono. Forse per l'Imperatore è il caso di scoprire chi fosse l'ebreo morto crocifisso, cosa avesse detto, quali fossero le sue motivazioni. Forse è il caso di salvare Pietro, prima che il gallo canti. O forse no, è solo un illusione, i cristiani spariranno nel vortice di esecuzioni capitali e nessuno ricorderà più neanche il nome dell’uomo che aveva ispirato la loro setta

 

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Grota

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