Aveva dei piccoli precedenti per lesioni e rissa. Il 7 febbraio scorso era stato gambizzato a culmine di un agguato consumatosi in piazza della Pietà, pieno centro della capitale.
A Monte di Pietà, al civico 32, ha sede l’oreficeria della famiglia Simmi, la Thav Preziosi Srl. Il titolare è Roberto Simmi, il padre del 33enne ucciso oggi, che gestisce anche un’osteria sempre in centro e che nel lontano aprile 1993 è stato coinvolto nell’operazione ‘Colosseo’ contro la Banda della Magliana, scaturita da alcune rivelazioni della ‘gola profonda’ Maurizio Abbatino dopo il suo rientro in Italia. L’uomo fu poi prosciolto dalle accuse.
Secondo una prima ricostruzione l’uomo viaggiava a bordo della sua auto in compagnia della moglie, quando, all’altezza di via Grazioli Lante, sarebbe scattato l’agguato. Nove i colpi che sarebbero stati esplosi contro di lui attraverso il finestrino dell’auto I due killer sarebbero fuggiti subito dopo in sella ad una moto. La donna è ora ascoltata in procura. L’agguato è avvenuto all’incrocio di via Grazioli Lante con via De Saint Bon, nel quartiere Prati, ma la coppia abita a Trastevere.
Il corpo è stato trovato accanto alla vettura, una Ford Ka grigia. Sembra inoltre che Simmi avesse con sé una misteriosa valigetta.
Sulla scena del crimine sono stati repertati nove bossoli di grosso calibro: uno dei colpi ha forato la ruota dell’auto. Non è ancora chiaro se i killer abbiano prima sparato alle gomme per bloccare la vettura o se invece i proiettili fossero tutti rivolti alla vittima.
L’uomo abitava poco lontano dal luogo dell’omicidio, in via Faa’ di Bruno, nel quartiere Trastevere. Lo scorso aprile nella stessa zona fu ucciso un imprenditore.