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La vignetta di Jessica Adamo per #Navigaroma
La European Athletics ha assegnato a Roma l’organizzazione dei Campionati Europei del 2024. La Capitale tornerà quindi a ospitare la massima rassegna continentale di atletica leggera a cinquant’anni dall’edizione del 1974 e sarà la terza volta per l’Italia, a novant’anni dall’evento inaugurale di Torino 1934. La candidatura di Roma ha prevalso su quella della polacca Katowice, l’altra città in corsa per la rassegna. Netto il risultato a favore della Capitale che ha ottenuto la preferenza di quattordici membri (su sedici) del Council della EA.
”Roma ospiterà gli Europei di Atletica Leggera del 2024: porteranno investimenti e lavoro. Una buona notizia per il rilancio della città. Vincere la sfida della candidatura rappresenta un segnale di speranza e di fiducia”. Così in un tweet la sindaca di Roma Virginia Raggi.
Dopo cinquant’anni, dunque, Roma sarà di nuovo al centro dell’atletica europea, nell’edizione che si terrà dopo i Giochi di Parigi: l’Olimpico accolse per la prima volta l’evento nel 1974 in una rassegna che fu illuminata dalla volata d’oro nei 200 metri dell’indimenticabile Pietro Mennea, in grado di conquistare anche le medaglie d’argento nei 100 e nella 4×100. Un’edizione che viene ricordata anche per il primo podio tra Europei, Mondiali e Olimpiadi per Sara Simeoni, bronzo nel salto in alto, e per un altro bronzo, quello di Giuseppe Cindolo nei 10.000 metri.
Dopo i festeggiamenti a seguito delle elezioni, Manhattan ritorna ad uno stato di apparente normalità.
I negozi di grandi firme sulla quinta così come le boutique di Soho rimuovono lentamente i pannelli di legno dalle vetrine, le stesse che nella notte del 2 novembre erano state barricate a tempo di record per paura di proteste e sommosse a seguito dei risultati elettorali.
Le attività commerciali riaprono dunque al pubblico, sebbene rimanga un po' di incertezza: Trump non accetta la sconfitta e denuncia brogli alimentando tensioni in entrambi gli schieramenti. Difficile prevedere se e quando la situazione si acquieterà del tutto.
Certo è che dopo il lockdown, le proteste e le elezioni, barricare la città sta diventando la norma.
Firmato Tommaso S.
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