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Dopo tanta attesa, anche la capitale è pronta ad accogliere uno dei capisaldi culinari della cultura partenopea: oggi, martedì 19 febbraio, apre, nel cuore della capitale, la pizzeria di Gino Sorbillo. Come quella di Napoli e Milano anche la pizzeria di Roma si chiamerà “Lievito Madre- Gino Sorbillo”. Quest’ultima prenderà il posto dello storico Rhome a piazza Augusto Imperatore, in pieno centro; l’arredamento, familiare e rustico, ricorderà la storca sede in via dei Tribunali a Napoli.
Verrà servita la pizza genuina, generosa, spontanea e artistica, la pizza del popolo, dice lo stesso Sorbillo. Quello di aprire nella capitale è per lui un sogno che finalmente si realizza.
Le pizze, come di consuetudine, nel menu saranno 7, dalle classiche Marinara, Margherita, Margherita con bufala a quelle più creative con pomodorino giallo, alici siciliane, nduja, pesto. Presente anche la pizza rosa, quella di Barbie pizzaiola, ideata dalla figlia Ludovica. 7 i dolci presenti tutti rigosamente partenopei, primo tra tutti, sua maestà il babà. 7 anche birre di tipo artiginale e carta dei vini di tutto rispetto.
Da oggi, anche chi non avrà tempo e modo di andare a Napoli, potrà godere della buona pizza napoletana nel cuore della città eterna.
FIRMATO MC ROTA
Mentre l’accoglienza di 49 migranti su una barca mercantile, a lago di Malta, diventava un affare di stato, a Torre Melissa, un piccolo paesino del crotonese, in Calabria, i cittadini agivano silenziosamente.
All’alba del 10 gennaio un barca a vela si è capovolta e poi arenata sulla spieggia di Torre Melissa. A bordo vi erano 51 curdi che si sono buttati nelle acque gelide per salvarsi. Sentendo il frastuono e le urla dei migranti, Roberto Luongo, pizzaiolo dell’hotel Miramare è accorso subito sulla spiaggia, avvertendo più persone possibile. Subito dopo è stato allertato il sindaco, Gino Murgi, e tutti gli altri cittadini che sono subitaneamente accorsi sul luogo e hanno chiamato i soccorsi.
Non si sono fatti problemi, nessuna domanda sulla provenienza di quella gente, tanto meno si sono preoccupati di essere tacciati come "antisovranisti neoliberisti" come poi saranno descritti su vari siti; hanno solamente agito, d’istinto, con quell'umanità che da sempre li contraddistingue.
Uno dei pescatori più anziani, Camelo Palmieri e altri cittadini si sono buttati in mare per portare a riva donne e bambini, altri invece hanno procurato abbigliamento, coperte e pasti caldi. Dopo averli tratti in salvo, i migranti sono stati portati all’ospedale civile San Giovanni di Dio.
Da quel momento è iniziata una vera e propria gara di solidarietà: migliaia indumenti sono stati mandati all’ospedale, tanto che dopo poche ore è stata diffusa una nota che ringraziava e pregava di non inviarne degli altri.
Firmato MC ROTA
Banksy , uno degli artisti più in voga del momento, sbarca finalmente in Italia. Dal 21 novembre 2018 al 14 aprile 2019 le sue opere saranno esposte con una mostra intitolata “The Art of Bansky. A visual protest” al MUDEC di Milano.
L’artista è stato finalmente esposto, pur non avendo mai autorizzato nessuno. Gli organizzatori, con a capo Gianni Mercurio hanno deciso di esporre le 70 opere che sono state prestate da collezionisti privati. L’artista ha avuto un grande impatto sociale soprattutto sulle giovani generazione per la sua ironia, irriverenza e acuta provocazione. La sua arte è sicuramente satirica nei confronti della politica, dell’arte e della cultura. I suoi personaggi, ricorrentemente scimmie, gatti, bambini sono sempre molto irriverenti e mostrano la contraddizione che caratterizza la società occidentale. E’ un linguaggio molto semplice realizzato quasi esclusivamente da stencil.
Proprio ieri, 20/12, l’artista misterioso ha colpito ancora, augurandoci buon natale. Un bambino con la testa rivolta verso l’alto che accoglie a braccia aperte i fiocchi di neve che cadono. Girando l’angolo, però, si può notare un cassonetto che va in fiamme; dunque quella che ricopre il bambino non è neve ma cenere. Ancora una volta ha centrato il segno. L’opera infatti è stata realizzata sul muro di un garage di Port Talbot, un paesino del Galles, uno dei luoghi maggiormente inquinati della Gran Bretagna che, a luglio, comparve nelle cronache per le polveri sottili e cancerogene avevano coperto interamente macchine e abitazioni.
Firmato MC ROTA
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